Il sindaco De Luca illustra il modello-Salerno all’Università Federico II di Napoli
L’attrattività del nuovo fronte di mare come leva di crescita socio-economica
Data pubblicazione 08/10/2011
Grande successo per il modello-Salerno al convegno “La città che si rinnova” organizzato dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, nel corso di una tavola rotonda - svoltasi ieri pomeriggio ed alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore regionale Marcello Taglialatela - ha illustrato le caratteristiche principali della straordinaria trasformazione urbanistica in atto nel capoluogo. De Luca ha delineato tutti gli interventi ricadenti nel water-front di Salerno. “Un cantiere di sette chilometri – ha affermato De Luca - che genera grandi investimenti economici ed occasioni di sviluppo e di occupazione. Non avendo il patrimonio culturale ed artistico di una città come Napoli, abbiamo ritenuto di puntare sulle potenzialità attrattive della grande architettura contemporanea. Molti i progetti già in via di ultimazione - ha sottolineato De Luca - che stanno per mutare il volto di Salerno. Una trasformazione resa possibile grazie allo strumento del piano regolatore a cui ci siamo avvicinati con una metodologia meno vincolistica perché - ha spiegato - non tutto quello che è antico é architettonicamente da conservare. Riteniamo, infatti, che il piano regolatore prima che un piano urbanistico debba essere un piano di crescita sociale ed economica". De Luca ha, poi, evidenziato che "ogni epoca deve poter lasciare il proprio segno architettonico, pur nella difesa del patrimonio artistico e culturale rilevante". Accompagnato dalla proiezione di alcune slide, il sindaco di Salerno ha presentato in dettaglio le opere del fronte di mare: la stazione marittima di Zaha Hadid; il Crescent e Piazza della Libertà di Ricardo Bofill (che ha progettato anche la ristrutturazione di Piazza della Concordia); il porto turistico Marina d’Arechi di Santiago Calatrava; il parco naturalistico di Rui Sanchez. Il sindaco ha poi fatto riferimento anche ad altre opere dislocate all’interno della città: la cittadella giudiziaria di David Chipperfield, il Grand Hotel Salerno di Nicola Pagliara, l’ex pastificio Amato di Jean Nouvel e l’Octopus di Perrault. “Le tre condizioni che abbiamo cercato di creare - e sono quelle che ci chiedono tutti coloro che sono interessati ad investire a Salerno - sono: la sicurezza urbana; la sburocratizzazione ed i tempi rapidi della macchina amministrativa; l’umanizzazione della città che eleva la qualità della vita”.
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