Al Teatro Verdi "Una giornata particolare"
Dal 17 al 20 marzo l'ultimo appuntamento della Stagione di Prosa
Data pubblicazione 14/03/2016
Ultimo appuntamento nel cartellone della Stagione di Prosa 2015/2016 del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. Da giovedì 17 a sabato 19 marzo (ore 21) e domenica 20 marzo (ore 18.30) andrà in scena lo spettacolo "Una giornata particolare" di Ettore Scola e Ruggero Maccari (adattamento di Gigliola Fantoni), con Giulio Scarpati e Valeria Solarino.
Trama
6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento di fronte al suo.
Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell'EIAR che stapreparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. Antonietta, ignorante e plagiata dall’affascinante figura di Mussolini, rispecchia in pieno il ruolo di donna del “regime” dedita alla famiglia, succube del marito e “mezzo di produzione” per la macchina bellica. È rapita dal fascino discreto di Gabriele e, inconsapevolmente, tenta di conquistarlo mentre lui è costretto a confessare la sua omosessualità, causa
anche del suo licenziamento.
Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell'incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l'una nell'altro condividendo la solitudine delle loro anime. Gabriele regala ad Antonietta un libro (I tre moschettieri) che rappresenta il simbolo di una speranza, ovvero che le donne possano affrancarsi dalla loro condizione di “schiave” in cui erano state relegate dal regime fascista, attraverso la conoscenza e la cultura.
Trama
6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di un appartamento di fronte al suo.
Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell'EIAR che stapreparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. Antonietta, ignorante e plagiata dall’affascinante figura di Mussolini, rispecchia in pieno il ruolo di donna del “regime” dedita alla famiglia, succube del marito e “mezzo di produzione” per la macchina bellica. È rapita dal fascino discreto di Gabriele e, inconsapevolmente, tenta di conquistarlo mentre lui è costretto a confessare la sua omosessualità, causa
anche del suo licenziamento.
Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell'incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l'una nell'altro condividendo la solitudine delle loro anime. Gabriele regala ad Antonietta un libro (I tre moschettieri) che rappresenta il simbolo di una speranza, ovvero che le donne possano affrancarsi dalla loro condizione di “schiave” in cui erano state relegate dal regime fascista, attraverso la conoscenza e la cultura.
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