Presentazione libro "La madre di Ettore" di Rita Francese
Venerdì 19 aprile, ore 17.30, Palazzo di Città
Data pubblicazione 16/04/2013
Venerdì 19 aprile, alle ore 17.30, presso il Salone del Gonfalone del Palazzo di Città, si terrà un incontro di presentazione del libro "La madre di Ettore" di Rita Francese.
Il libro è la narrazione di vicende e stati d'animo di una madre che vive insieme a suo figlio Ettore, un ragazzo "molto speciale", un'esperienza paradossale ed emotivamente coinvolgente. Il libro riesce a trasferire la disperazione e la ricchezza di questa tragedia, anzi di questo strano e meraviglioso figlio. Poiché è un diario, cresce con la sua protagonista che muta profondamente il suo modo di pensare e di essere. La madre di Ettore pian piano comprende quali siano i valori essenziali della sua esistenza, ed alla fine ringrazia "Ettore e quelli come lui per aver riempito e colorato un'anima vuota".
E la madre di Ettore di sentimenti ne racconta e ne suscita davvero tanti e strappa anche sorrisi con quell'ironia di chi legge la vita con leggerezza, perché è l'unico modo per non arrendersi. Il tutto attraverso una narrazione vera, viva, cadenzata con i ritmi di un diario dove Ettore ne è il protagonista, insieme a tutti gli ospiti dei centri, come la signora Morta risuscitata con un pizzico, contenta come tanti per un solo sorriso o un pensiero gentile ricevuto. Persino il reparto di Psichiatria, che all'inizio del libro viene descritto come un luogo da cui rifuggire, alla fine sembra diventare un'oasi di pace: un posto in cui chi ha comportamenti "fuori della norma" finisce quasi per sentirsi a casa sua, poiché non viene giudicato e non ha bisogno di dare spiegazioni.
Il libro è la narrazione di vicende e stati d'animo di una madre che vive insieme a suo figlio Ettore, un ragazzo "molto speciale", un'esperienza paradossale ed emotivamente coinvolgente. Il libro riesce a trasferire la disperazione e la ricchezza di questa tragedia, anzi di questo strano e meraviglioso figlio. Poiché è un diario, cresce con la sua protagonista che muta profondamente il suo modo di pensare e di essere. La madre di Ettore pian piano comprende quali siano i valori essenziali della sua esistenza, ed alla fine ringrazia "Ettore e quelli come lui per aver riempito e colorato un'anima vuota".
E la madre di Ettore di sentimenti ne racconta e ne suscita davvero tanti e strappa anche sorrisi con quell'ironia di chi legge la vita con leggerezza, perché è l'unico modo per non arrendersi. Il tutto attraverso una narrazione vera, viva, cadenzata con i ritmi di un diario dove Ettore ne è il protagonista, insieme a tutti gli ospiti dei centri, come la signora Morta risuscitata con un pizzico, contenta come tanti per un solo sorriso o un pensiero gentile ricevuto. Persino il reparto di Psichiatria, che all'inizio del libro viene descritto come un luogo da cui rifuggire, alla fine sembra diventare un'oasi di pace: un posto in cui chi ha comportamenti "fuori della norma" finisce quasi per sentirsi a casa sua, poiché non viene giudicato e non ha bisogno di dare spiegazioni.
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