Vincenzo De Luca: "Trasferire i controlli dallo Stato ai professionisti per eliminare la palude burocratica. Un nuovo rapporto di fiducia tra cittadini ed istituzioni"
Sintesi della dichiarazione rilasciata dal Sindaco di Salerno a Roma al Forum dei Giovani Professionisti
Data pubblicazione 13/12/2012
Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è intervenuto venerdì 14 dicembre alla IV edizione del Forum dei Giovani Professionisti, al Teatro Salone Margherita di Roma, evento patrocinato dalla Camera dei Deputati, dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dalla Fondazione Centro Studi UNGDC, Titolo dell'edizione 2012 è "LiberaItalia. Alcune proposte dell'Ungdec per un paese più competitivo".
Sintesi della dichiarazione rilasciate dal Sindaco di Salerno:
"Noi dobbiamo cambiare tutto, a partire da un principio: liberare gli slanci vitali da tutte quelle catene che frenano ogni entusiasmo. In Italia abbiamo un insieme di funzioni di controllo preventivo, che sono una palude burocratica, che comportano una spesa enorme e che frenano ogni slancio creativo. Ho un’idea in tal senso, che potrebbe consentire una riduzione drastica della spesa pubblica e un incremento di possibilità di lavoro per i giovani professionisti: trasferire dalla pubblica amministrazione ai ceti professionali e ai settori privati tutto il sistema di controlli urbanistici, ambientali, idrogeologici, amministrativi. Questo sarebbe un grande atto di fiducia dello Stato nei confronti dei professionisti, i quali sarebbero responsabilizzati. Per ogni progetto un professionista dovrebbe fare una perizia giurata, con cui certifica sotto sua responsabilità professionale, civile, penale e contabile, che quel progetto risponde ai criteri della normativa di settore. Ovviamente sarebbe necessaria una legge per la quale chi falsifica i documenti va in galera. Questo significherebbe una grande sburocratizzazione, che limiterebbe le funzioni delle istituzioni ad una serie di controlli a campione da effettuare in un secondo momento. Credo che nella prossima stagione politica dovremmo lavorare così, aprire una fase di rinnovamento radicale, un cambiamento dell’atteggiamento dello Stato nei confronti dei cittadini e dei professionisti, passare dalla sfiducia preventiva alla fiducia preventiva. Dobbiamo superare il paradosso di un paese che ha il maggior numero di controlli preventivi e la maggiore quantità di abusivismo successivo, il paese che ha più controlli e vincoli e contemporaneamente quello con il più elevato tasso di abusivismo: sono due facce della stessa medaglia".
Sintesi della dichiarazione rilasciate dal Sindaco di Salerno:
"Noi dobbiamo cambiare tutto, a partire da un principio: liberare gli slanci vitali da tutte quelle catene che frenano ogni entusiasmo. In Italia abbiamo un insieme di funzioni di controllo preventivo, che sono una palude burocratica, che comportano una spesa enorme e che frenano ogni slancio creativo. Ho un’idea in tal senso, che potrebbe consentire una riduzione drastica della spesa pubblica e un incremento di possibilità di lavoro per i giovani professionisti: trasferire dalla pubblica amministrazione ai ceti professionali e ai settori privati tutto il sistema di controlli urbanistici, ambientali, idrogeologici, amministrativi. Questo sarebbe un grande atto di fiducia dello Stato nei confronti dei professionisti, i quali sarebbero responsabilizzati. Per ogni progetto un professionista dovrebbe fare una perizia giurata, con cui certifica sotto sua responsabilità professionale, civile, penale e contabile, che quel progetto risponde ai criteri della normativa di settore. Ovviamente sarebbe necessaria una legge per la quale chi falsifica i documenti va in galera. Questo significherebbe una grande sburocratizzazione, che limiterebbe le funzioni delle istituzioni ad una serie di controlli a campione da effettuare in un secondo momento. Credo che nella prossima stagione politica dovremmo lavorare così, aprire una fase di rinnovamento radicale, un cambiamento dell’atteggiamento dello Stato nei confronti dei cittadini e dei professionisti, passare dalla sfiducia preventiva alla fiducia preventiva. Dobbiamo superare il paradosso di un paese che ha il maggior numero di controlli preventivi e la maggiore quantità di abusivismo successivo, il paese che ha più controlli e vincoli e contemporaneamente quello con il più elevato tasso di abusivismo: sono due facce della stessa medaglia".
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