Musica So/mmersa e Meeting Internazionale Cori Universitari per Arti di Maggio
Venerdì 25 doppio appuntamento musicale con il coro di voci bianche del Teatro verdi e la il folk Rock dei gruppi emergenti
Data pubblicazione 24/05/2012
Doppio appuntamento venerdì 25 maggio con la musica di Arti di maggio la kermesse promossa dall’Associazione Seventh Degree dell’Università di Salerno, presieduta da Liberato Marzullo e diretta da Antonello Mercurio, sostenuta dal comune di Salerno, in sinergia con il Conservatorio Statale di musica “G.Martucci”. La serata, primo appuntamento del Meeting Internazionale Cori Universitari, verrà inaugurata alle ore 19 presso lo spazio dell’Addolorata, nel complesso di Santa Sofia, con il concerto del coro di voci bianche del teatro Verdi di Salerno, diretto da Silvana Noschese.
Evento clou della serata sarà l’esecuzione di una scelta di brani della Messa degli Angiulilli, composta dal Maestro Gaetano Panariello, per il progetto dell’Associazione Scarlatti di Napoli, “La musica in mano ai criaturi”, nato e mirato a diffondere la cultura musicale fra le giovanissime generazioni, concretizzato con la formazione di un coro di voci bianche, denominato “Gli Angiulilli di Napoli”, costituito da ragazzini che frequentano le classi delle elementari e delle medie inferiori. Il programma spazierà, poi dal Benjamin Britten delle sue canzoni popolari per l’infanzia con Old Abram Brown, gemma di un repertorio intimo e al contempo nuovo, adatto a sviluppare la linea vocale dei piccoli all’ amabile O Bone Jesu di Andrei Basevi, per entrare nel mood della messa degli Angiulilli del Maestro Panariello, che vedrà al pianoforte Gabriella Iorio, il quale ha nel suo segno per intera la scuola compositiva napoletana, costituita da quella continuità melodiosa fino all’eccesso, che riesce ad aprire un sotteso dialogo tra i giovanissimi cantori e il pubblico, grazie anche a ritmi, in particolare ternari, con cui si pone alla ricerca delle proprie nobilissime radici.
I bambini aggiungeranno al linguaggio vocale anche quello del corpo importante in quanto regola il ritmo del movimento nello spazio che ci circonda. In Okapi e nella Magia delle Ande, gestualizzazioni e piccoli movimenti di danza sono state inserite nella performance, da Silvana Noschese e Tiziana Caputo, lasciando così il coro offrire un simpatico colpo d’occhio. Ancora un brano di Gaetano Panariello, tratto dal musical “Al lupo, al lupo!”, ispirato alle favole di Esopo, con la swingante “Facciamo finta”, che strizza l’occhio all’attacco della “Rhapsody in blue” di George Gershwin,. Finale affidato a “Saturday Night”, ad Ava nagila di Idelsohn e Dans na kuimba di Perri.
In contemporanea, a piazza Cavour, a partire dalle ore 20, serata Pop- Folk con Musica so/mmersa, derive tra band emergenti, un concerto nato in collaborazione con la Corner vibes TV e presentato da Deg e Michela D’Alessandro di radio MPA. Ad aprire la serata I Bidonvillarik che nascono nel novembre del 2006 dai Marenia, quando l’Assessorato all’Ambiente per promuovere la cultura della “raccolta differenziata di materiale ingombrante” chiede all’Associazione culturale musicale Illimitarte con sede a Villaricca di farsi promotori di un’idea che potesse essere oltre che particolare-originale. E l’originalità del gruppo sono proprio gli strumenti con i quali i componenti della band suonano: strumenti a percussione, poveri e diffusi, che provengono dalla “munnezza”. La band ha uno scopo: avvicinare tutti alla cultura della legalità e del riciclo. “Chi non rispetta l’ambiente deve rendersi conto che non danneggia solo gli altri, dei quali in modo egoistico se ne può fregare, ma tutti quelli che verranno, inclusi i suoi figli e nipoti”è la lezione di Raffaele Cardone responsabile di Illimitarte.
A seguire il gruppo degli Sparvieri un gruppo giovane, ma già tormentato, che lascerà il testimone all’Ars Divina, latori di un rock diretto e piacevolmente melodico. L’utilizzo di una voce dai toni scuri e profondi, il basso e la chitarra quali principali strumenti armonici, l’uso del violino elettrico, tastiere ed elettronica, dona al gruppo un’idea di compattezza, corposità, originalità; una band che espone sfumature classicheggianti che rievocano l’opera e il teatro, delineando così la caratteristica portante del loro sound. A chiudere la serata della musica So/mmersa i Paranza Vibes un gruppo formato dai picentini Piervito De Rosa e Matteo Citro che grazie al successo del film documentario “Biutiful cauntri” sull’emergenza rifiuti in Campania, con il loro garbage sound.
Evento clou della serata sarà l’esecuzione di una scelta di brani della Messa degli Angiulilli, composta dal Maestro Gaetano Panariello, per il progetto dell’Associazione Scarlatti di Napoli, “La musica in mano ai criaturi”, nato e mirato a diffondere la cultura musicale fra le giovanissime generazioni, concretizzato con la formazione di un coro di voci bianche, denominato “Gli Angiulilli di Napoli”, costituito da ragazzini che frequentano le classi delle elementari e delle medie inferiori. Il programma spazierà, poi dal Benjamin Britten delle sue canzoni popolari per l’infanzia con Old Abram Brown, gemma di un repertorio intimo e al contempo nuovo, adatto a sviluppare la linea vocale dei piccoli all’ amabile O Bone Jesu di Andrei Basevi, per entrare nel mood della messa degli Angiulilli del Maestro Panariello, che vedrà al pianoforte Gabriella Iorio, il quale ha nel suo segno per intera la scuola compositiva napoletana, costituita da quella continuità melodiosa fino all’eccesso, che riesce ad aprire un sotteso dialogo tra i giovanissimi cantori e il pubblico, grazie anche a ritmi, in particolare ternari, con cui si pone alla ricerca delle proprie nobilissime radici.
I bambini aggiungeranno al linguaggio vocale anche quello del corpo importante in quanto regola il ritmo del movimento nello spazio che ci circonda. In Okapi e nella Magia delle Ande, gestualizzazioni e piccoli movimenti di danza sono state inserite nella performance, da Silvana Noschese e Tiziana Caputo, lasciando così il coro offrire un simpatico colpo d’occhio. Ancora un brano di Gaetano Panariello, tratto dal musical “Al lupo, al lupo!”, ispirato alle favole di Esopo, con la swingante “Facciamo finta”, che strizza l’occhio all’attacco della “Rhapsody in blue” di George Gershwin,. Finale affidato a “Saturday Night”, ad Ava nagila di Idelsohn e Dans na kuimba di Perri.
In contemporanea, a piazza Cavour, a partire dalle ore 20, serata Pop- Folk con Musica so/mmersa, derive tra band emergenti, un concerto nato in collaborazione con la Corner vibes TV e presentato da Deg e Michela D’Alessandro di radio MPA. Ad aprire la serata I Bidonvillarik che nascono nel novembre del 2006 dai Marenia, quando l’Assessorato all’Ambiente per promuovere la cultura della “raccolta differenziata di materiale ingombrante” chiede all’Associazione culturale musicale Illimitarte con sede a Villaricca di farsi promotori di un’idea che potesse essere oltre che particolare-originale. E l’originalità del gruppo sono proprio gli strumenti con i quali i componenti della band suonano: strumenti a percussione, poveri e diffusi, che provengono dalla “munnezza”. La band ha uno scopo: avvicinare tutti alla cultura della legalità e del riciclo. “Chi non rispetta l’ambiente deve rendersi conto che non danneggia solo gli altri, dei quali in modo egoistico se ne può fregare, ma tutti quelli che verranno, inclusi i suoi figli e nipoti”è la lezione di Raffaele Cardone responsabile di Illimitarte.
A seguire il gruppo degli Sparvieri un gruppo giovane, ma già tormentato, che lascerà il testimone all’Ars Divina, latori di un rock diretto e piacevolmente melodico. L’utilizzo di una voce dai toni scuri e profondi, il basso e la chitarra quali principali strumenti armonici, l’uso del violino elettrico, tastiere ed elettronica, dona al gruppo un’idea di compattezza, corposità, originalità; una band che espone sfumature classicheggianti che rievocano l’opera e il teatro, delineando così la caratteristica portante del loro sound. A chiudere la serata della musica So/mmersa i Paranza Vibes un gruppo formato dai picentini Piervito De Rosa e Matteo Citro che grazie al successo del film documentario “Biutiful cauntri” sull’emergenza rifiuti in Campania, con il loro garbage sound.
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