A Palazzo di Città il Convegno "Salerno città della famiglia"
On line le dichiarazioni del Sindaco De Luca
Data pubblicazione 17/04/2012
Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è intervenuto mercoledì 18 aprile, presso il Salone del Gonfalone del Palazzo di Città, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Convegno "Salerno città della famiglia", in programma sabato 21 aprile, alle ore 16.00, presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno.
"Si tratta di un'iniziativa molto significativa - ha spiegato il Sindaco De Luca - estranea a dibattiti ideologici che ormai sono lontani dai reali problemi che vivono quotidianamente le famiglie. La qualità dei nostri servizi si misura non certo sui dibattiti che facciamo, ma sul reale sostegno che diamo ai nuclei familiari, soprattutto in questa fase di difficoltà e depressione.
Purtroppo ci troviamo a fronteggiare tagli drammatici, moltiplicati dall'irresponsabilità della Regione Campania, che ha cancellato i fondi per le politiche sociali. Ma, pur nelle ristrettezze legate alla drammatica congiuntura economica, l'Amministrazione Comunale intende impegnarsi affinché Salerno continui ad essere una città della solidarietà.
Da questo convegno pensiamo possano scaturire alcuni risultati concreti di particolare importanza. Su tutte l'istituzione di una Consulta familiare, che garantisca un dialogo aperto e costruttivo per comprenderere la realtà e le esigenze delle famiglie; un dialogo che avvieremo in particolare con il mondo cattolico, con il quale condividiamo la sensibilità per i temi della famiglia intesa come massimo strumento educativo e formativo. Sarà, poi, istituita una Family Card, uno strumento che potrà costituire un aiuto semplice e concreto, ma molto utile in particolare per i nuclei familiari più numerosi. Si può ipotizzare, infine, la costituzione di un "Quoziente Salerno", per l’accesso ai servizi e i pagamenti delle tariffe, quale correttivo dell’applicazione dell’ISEE; tale quoziente tiene conto della situazione concreta delle famiglie per una equa distribuzione delle agevolazioni.
Tutto questo dimostra una volta di più l'attenzione del Comune di Salerno per i delicati temi legati alle politiche sociali, testimoniata, ad esempio, dalla qualità dei servizi per anziani e disabili e, in particolare, dai risultati ottenuti, al prezzo di immensi sforzi, nel campo degli asili nido, settore nel quale siamo già tra le prime realtà d'Italia e contiamo di raggiungere il primato nel giro di un anno.
In futuro - ha concluso il Sindaco De Luca - sarà necessario concentrare le nostre forze in particolare su due aspetti particolarmente delicati: l'esigenza educativa nelle famiglie e il disagio nelle carceri. Cercheremo, in tal senso, per quanto ci sarà possibile, di sviluppare un lavoro educativo, in particolare nei quartieri più disagiati, per supportare quei genitori che, per un motivo o per un altro, non sono in grado di trasmettere ai figli un sistema di valori civici. Quanto all'emergenza della popolazione carceraria, intendiamo fornire un sostegno ai nuclei familiari, in particolare nei periodi post-detenzione. Obiettivo principale sarà spezzare la tragedia della catena di vendette, che il più delle volte è la ragione principale per la quale si rischia di ricadere nella spirale della malavita".
"In tutte le aree sociali - ha poi detto il primo cittadino nel corso del convegno - assistiamo a forti polarizzazioni e contraddizioni interne. Vale, ad esempio, nel mondo del lavoro. E' vero che bisogna tutelare i lavoratori, ma è pur vero che certe "liturgie" sindacali del passato non sono più tollerabili. Le contraddizioni sono presenti anche nel mondo dell'impresa: assistiamo ad episodi drammatici di imprenditori che si sucidano per non esser riusciti a portare avanti l'azienda cui hanno dedicato la vita e a salvare dipendenti cui magari erano legati da rapporti umani che vanno al di là del semplice rapporto lavorativo; ma al tempo stesso è un mondo pieno di farabutti senza scrupoli. E tanti farabutti esistono tra i ceti professionali, un mondo nel quale in tanti non fatturano nulla e poi magari girano su auto di lusso.
Tutto questo rende difficile governare una nazione. E lo è ancora di più nel nostro Paese, dove da decenni non riusciamo ad avere un leader in grado di suscitare entusiasmi e condurre i cittadini in direzione di quel profondo cambiamento di cui si necessiterebbe. L'Italia si sta salvando solo grazie ad una rete di singoli cittadini e singole amministrazioni che lavorano con sacrificio e senza arrendersi. Ma, se si continua di questo passo, il Paese scivolerà sempre più verso il basso.
Un valore strategico, in questo contesto, può averlo la famiglia; ma è necessario, innanzitutto, che si recuperino valori, legami, scambi generazionali che si sono via via persi. Dobbiamo chiederci ogni giorno cosa dà valore alla nostra esistenza. Io credo che il senso ultimo della vita sia nello stare in pace con la propria coscienza. E, dunque, ad esempio, non abbandonare una persona anziana potrà creare qualche disagio, ma farà di noi veri esseri umani. La solidarietà, dunque, è uno dei valori su cui deve reggersi una società. Ma, soprattutto con i tempi che corrono, con essa dovrà convivere un altro principio fondamentale, quello della responsabilità di ciascuno.
Le risorse, infatti, si riducono sempre più. In Campania, ad esempio, abbiamo avuto, da parte della Regione, la cancellazione del capitolo di spesa per le politiche sociali: questo significa scaricare tutto il peso su comuni e famiglie e significa, soprattutto, continuare in una strada che porta all'assoluto imbrarbarimento, alla perdita di valori fondamentali dell'esistenza civile. La nostra amministrazione, pur nelle attuali ristrettezze, sta combattendo e producendo sforzi immani per garantire servizi adeguati agli anziani, ai disabili, ai minori. E di questo siamo fieri; siamo orgogliosi, in particolare, dello straordinario risultato raggiunto nel campo degli asili nido, nel quale noi, una media realtà del Sud Italia e della Campania, siamo ormai ai vertici nazionali.
Solo con i grandi sacrifici di amministrazioni virtuose, che gestiscono il bilancio proprio come si fa in una famiglia,che si può reggere - ha concluso il Sindaco De Luca - Ma non reggeremo a lungo se non avremo una classe dirigente capace di far recuperare all'Italia un sistema di valori pubblici condivisi e un nuovo senso dello Stato. Dobbiamo fare in modo che la nostra comunità non perda la sua anima".
Nella gallery in basso le foto della presentazione e del convegno.