Vincenzo De Luca protagonista a Roma alla presentazione del Rapporto Civita
On line le dichiarazioni del Sindaco e le foto del convegno
Data pubblicazione 23/02/2012
Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca è stato tra i protagonisti, insieme al Presidente Gianni Letta ed al Sindaco di Firenze Matteo Renzi , presso l’Auditorium del MAXXI di Roma, della presentazione del Rapporto Annuale Civita dedicato al rapporto tra città, trasformazione, politiche culturali.
L’intervento di De Luca, che ha illustrato la trasformazione consapevole di Salerno, ha riscosso grande consenso tra tutti i partecipanti alla manifestazione confermando l’eccellenza esemplare della nostra comunità a livello nazionale.
“Realizzando la trasformazione consapevole di Salerno – ha esordito De Luca – ci siamo posti il duplice intento della trasformazione urbana e della costruzione di una comunità. Ci siamo impegnati a garantire sicurezza, sburocratizzazione, umanizzazione tre requisiti essenziali per ottenere grandi risultati. Porta chiusa alle organizzazioni criminali, città della solidarietà ma anche dei doveri, tenacia e determinazione per esser primi come nel caso della raccolta differenziata ( primato nazionale tra i capoluoghi di provincia) in un contesto drammatico come quello dell’emergenza rifiuti di Napoli che ha provocato danni enormi all’Italia in tutto il mondo. Questi alcuni degli aspetti salienti del modello Salerno. E’ un lavoro durissimo anche perché nel nostro Paese scontiamo il paradosso dell’efficienza; se investi sulla sicurezza e sulla raccolta differenziata paghi di tasca tua, con il bilancio comunale. E guai a sforare dal Patto di Stabilità. Poi succede che il Governo ripiani i debiti del Comune di Catania: è questo metodo non ci va proprio bene! Ed a proposito di sburocratizzazione…. Si parla tanto di abolizione delle province. Credo che se le abolissero insieme anche alle Regioni sarebbe un grande sollievo per l’Italia intera”.
“Resto convinto – ha proseguito il Sindaco di Salerno – che la politica sia azione personale e collettiva finalizzata al raggiungimento di uno scopo. Abbiamo deciso di arricchire la nostra città di contenuti urbanistici e culturali coinvolgendo, attraverso il sistema dei concorsi internazionali d’idee ed un dinamico rapporto con i privati, una serie di grandi protagonisti della scena urbanistica mondiale: Zaha Hadid (Stazione Marittima), Ricardo Boffil (piazza della Libertà), Santiago Calatrava (Marina d’Arechi), David Chipperfield (Cittadella Giudiziaria), Jean Nouvel e Massimiliano Fucksas per il riciclo di opifici industriali, Tobia Scarpa (PalaSalerno). Ciascuno ha portato un contributo di creatività nell’ambito del Piano Regolatore firmato da Oriol Bohigas. La città è più ricca se riesce a proporre stratificazioni ed in Italia continuiamo ad arrovellarci nel dibattito tra passato e futuro. Sia chiaro abbiamo il sacro dovere di tutelare le ricchezze storiche ed artistiche ma ogni epoca deve esser capace di lasciare segni che spezzino la sindrome della mummificazione. Anche perché in Italia abbiamo il massimo della legislazione di tutela ed il massimo dell’abusivismo. La trasformazione urbana genera ricchezza; in un edificio storico recuperato ospiteremo l’Università di Baltimora che investe venti milioni di euro, nei luoghi della Scuola Medica Salernitana, per le ricerche sui disturbi alimentari.
Abbiamo migliorato la qualità della vita, la dotazione infrastrutturale e creato un circuito di turismo culturale legato all’architettura. Investiamo anche sulla cultura con la grande mostra d’arte luminosa “Luci d’Artista” che ha richiamato milioni di visitatori tra novembre e gennaio e la lirica. Anche in questo caso niente carrozzoni clientelari ma investimento sulla cultura con un grande direttore artistico come Daniel Oren che ha portato la programmazione ed i protagonisti a livelli d’eccellenza internazionale.
Insomma il mondo è cambiato,dobbiamo rompere gli schemi, praticare la massima senechiana “Vivere militare est!”. Insieme ai diritti bisogna praticare i doveri. Mi rivolgo soprattutto ai giovani: tenete la testa alta, la libertà non ha prezzo. Purtroppo in Italia più che le competenze e la competitività si praticano gli “ammanigliamenti”, la ricerca di protettori e padrini. Noi siamo impegnati anche a dare segnali di speranza. Un altro Sud, un’altra Italia sono possibili.
E bisogna – ha concluso il Sindaco di Salerno – avere anche il coraggio di sognare. Dobbiamo rilanciare l’economia, avendo il coraggio di fare scelte coraggiose. C’è un grande potenziale nel progetto Ro-Sa. Sull’asse Roma-Salerno, che l’alta velocità collega in due ore, si concentra il più grande patrimonio archeologico, artistico,ambientale, enogastronomico del mondo. Pensate se si avesse il coraggio d’investire sette miliardi di fondi strutturali quanto lavoro si potrebbe generare per i giovani, quanta ricchezza di potrebbe produrre per l’Italia intera: infrastrutture, risanamento dei litorali, impianti sportivi, alberghi. E’ questa l’Italia che piace nel mondo e rappresenta il nostro futuro”.