Sport Diritto di Cittadinanza: convegno a Palazzo di Città venerdì h 17
Convegno organizzato dalla UISP Salerno
Data pubblicazione 13/12/2007
Cambiare le regole del gioco, spostare l’attenzione dal risultato e dalla prestazione alla persona, con i suoi diritti, con le sue qualità e le sue capacità, ma anche con i suoi limiti e le sue difficoltà sociali, psico-fisiche, le sue abilità e le sue diversità rappresenta quotidianamente l’impegno dell’UISP in tutta Italia, per milioni di soci, decine di migliaia di associazioni sportive.
La logica del risultato a “tutti” i costi e a “qualsiasi” costo stride sempre più con le esigenze di milioni di persone che richiedono di prender parte ad uno dei fenomeni sociali che è in grado di creare contesti sempre nuovi e sani per aggregare gente.
Da dati ISTAT, il 41% della popolazione italiana dichiara di non praticare attività sportiva, neanche saltuariamente, ma il dato ancora più allarmante è che molti bambini di una fascia di età compresa tra i 8 e i 13 anni non sono partecipi del fenomeno sportivo.
Ma soffermando l’attenzione sul restante 59 % della popolazione, si scopre che circa 30 milioni di persone praticano sport, saltuariamente o lo sport amatoriale o quello agonistico.
Di questi 30 milioni solo 3 milioni, circa il 10 %, sono intercettati dalle federazioni. I restanti 27 milioni praticano attività sportiva in strutture organizzate (associazioni affiliate ad Enti di Promozione sportiva), la restante parte pratica uno sport non organizzato, senza strutture sportive idonee, senza istruttori qualificati, senza un’organizzazione competente, senza una copertura assicurativa per eventuali infortuni che potrebbero verificarsi durante le attività sportive. Sono questi 24 milioni di persone i destinatari del nostro impegno quotidiano, che si concretizza in una capillare attività associativa, nelle palestre, negli spazi sociali, nei luoghi di incontro e di confronto, nelle polisportive e nelle sedi sociali.
Sono queste persone che quotidianamente palesano il proprio fabbisogno di socializzazione, di organizzazione delle attività sportive.
Partendo da questo scenario di riferimento, analizzandolo in ogni minimo aspetto, studiando le peculiarità del fenomeno sportivo italiano, ci si rende conto, che lo sport diviene una causa di tanti effetti che, a seconda dell’approccio, sono positivi o negativi. Per noi dell’UISP, abituati a dirigere associazioni in una sorta di equilibrio precario, determinato dalla scarsità di risorse pubbliche, dalla mancanza di strutture sportive idonee, dal nostro sottile “giocare” con le regole, impegnati a modificarle a seconda delle esigenze della gente, garantendo al contempo serietà e certezza del risultato, lo sport è esclusivamente uno strumento, anzi una causa, con molteplici effetti.
Lo sport è una causa di socializzazione, di incontro e confronto, di scambio di esperienza e ottimo substrato per la costruzione di reti relazionali.
Lo sport che promuoviamo, predilige la partecipazione alla competizione a tutti i costi, come scelta radicale di campo. Lo sport è anche organizzazione, intesa anche come gestione di gruppi di persone che si ritrovano per migliorare la propria qualità di vita, perseguire il proprio benessere personale attraverso il confronto con gli altri. La funzione riabilitativa dello sport è stata più volte certificata, in diversi contesti e da diverse figura professionali.
Pensiamo all’impatto positivo delle attività sportive con i pazienti dei Dipartimenti di Salute Mentale, più volte testata dai dirigenti del Comitato di Salerno e da decine di Psichiatri. Riflettiamo sulla funzione riabilitativa dello sport praticato nelle zone più disagiate di un’area urbana. Pensiamo ancora a persone con diverse abilità o ancora a coloro che hanno subito traumi fisici o psichici, la pratica sportiva, pertanto, oggi più che in passato diventa la causa positiva della nascita di relazioni tra la gente, tra persone con diversità con la conseguenza naturale della riabilitazione sociali, psico-fisica e talvolta anche morale.
In questa ottica, possiamo dire che praticare attività sportiva è un diritto, come il lavoro, la casa e la salute.
Al Convegno prenderanno parte, dirigenti, operatori e soci dell’UISP di Salerno e i cittadini.
Inoltre, è prevista e confermata la partecipazione, di medici di alcuni Ospedali della Provincia di Salerno, Psichiatri di alcune Case di Cura che collaborano con l’UISP di Salerno, di un professore ordinario di Diritto dello Sport dell’Università degli Studi di Salerno, fisioterapisti e operatori dei Dipartimenti di Salute Mentale, dirigenti scolastici di istituti che lavorano con l’UISP di Salerno. È prevista e confermata la presenza del Presidente Regionale e del Presidente Nazionale dell’UISP e di alcuni amministratori di Comuni della Provincia.
UISP Salerno
Il Presidente
Fabio Ferrantino
Programma del Convegno
Ore 17.00: Accreditamento dei partecipanti
Ore 17.15: Filippo Fossati – Presidente Nazionale UISP, “Presentazione dell’associazione”
Ore 17.45
-Cosimo Maiorino Calducci – Consigliere Nazionale Lega Vela UISP, “Lo sport strumento di socializzazione”
-Dott. Francisco L. Sanchez – Forum Sport e Salute UISP , “La partecipazione quale alternativa alla competizione”
-Raffaele Picilli – Raise the Wind, “L’altro Sport, nuove proposte di impiantistica sportiva”
-Dott. Alfonso Mauro - Forum Sport e Salute UISP, “Sport e Riabilitazione”
-Prof. Giovanni Sciancalepore – Prof. Associato Unisa, “Diritto dello Sport”
Ore 18.45: “Interventi amministratori locali”
Ore 19.15: On. Vincenzo De Luca – Sindaco di Salerno, “Saluti”
Ore 19.30: Fabio Ferrantino – Presidente UISP Salerno, “Conclusioni”