- E’ incredibile il divario tra la drammaticità dell’emergenza rifiuti, in Campania, e le risposte istituzionali che si vanno definendo.
- Bisogna dare atto dell’impegno straordinario del dott. Bertolaso e del Commissariato rifiuti per la Campania, che ha impedito che la situazione precipitasse.
- Ma, detto questo, è incredibile che si prepari la ripubblicazione di un bando europeo per il termovalorizzatore che porterà ad un sicuro fallimento.

1) Non è possibile caricare su un’impresa aggiudicataria le emergenze del passato. Il problema delle ecoballe e degli impianti di Cdr va isolato e affrontato come questione nazionale.
2) E’ impensabile dare ad un’impresa la responsabilità della scelta del sito.
3) E’ inaccettabile che si prevedano tempi di realizzazione (48 mesi) già dilatati rispetto all’emergenza, e destinati ad allungarsi ancora di più.
4) E’ impensabile che un’impresa seria si faccia carico della gestione di tutti gli aspetti della fase di  transizione, successiva alla gara, e disponga di aree di stoccaggio enormi.
5) In questo quadro diventa inaccettabile la non-risposta alla proposta avanzata dal Comune di Salerno.
La riassumiamo:
-  Ci candidiamo a realizzare nell’arco di due anni e mezzo, nel territorio del comune di Salerno tutta l’impiantistica necessaria a gestire il ciclo complessivo dei rifiuti per la provincia di Salerno (un milione e centomila abitanti)
-  Ci candidiamo a realizzare questi impianti con una gestione pubblica e sulla base di tecnologie individuate di concerto con il Ministero dell’Ambiente
-  Ci impegniamo a realizzare un programma di raccolta differenziata  spinta, d’intesa con Comieco e Conai, che porti l’area salernitana a livelli europei nel riciclo dei rifiuti
-  Ci sembra che siamo di fronte a proposte ragionevoli e utili a fuoriuscire dall’emergenza
-  Sollecitiamo il Ministro dell’Ambiente a promuovere una conferenza di servizi per assumere una decisione in relazione alla richiesta avanzata dal Comune di Salerno, prima della ripubblicazione del bando europeo.

Salerno, 3 agosto 2006
Vincenzo De Luca