Dal 5 luglio torna "Antica Paestum Teatro Classico"
In programma Apologia di Socrate e Medea
Data pubblicazione 01/07/2013
Presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il Salone del Gonfalone del Comune di Salerno l’edizione 2013 della rassegna “Antica Paestum Teatro Classico”, organizzata dalla Compagnia del Giullare con la collaborazione del Comune di Capaccio Paestum e della locale Soprintendenza per i Beni e le attività Culturali. A differenza delle passate edizioni, in cui una frase sottolineava l’importanza del passato con lo sguardo rivolto l futuro, la rassegna di quest’anno è stata dedicata all’articolo 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
La scelta di fare questa speciale dedica, ha sottolineato il regista Andrea Carraro, nasce dalla volontà di sottolineare l’importanza del connubio Teatro-Beni Culturali, ma anche la lungimiranza del Comune di capaccio Paestum e delle dottoresse Campanella e Cipriani della Soprintendenza che hanno concesso l’uso delle due particolari location.
La “Medea” di Euripide, infatti, sarà allestita dinanzi al Tempio di Poseidone all’interno dell’area archeologica e andrà in scena sabato 20 luglio alle ore 20,30, mentre “Apologia di Socrate” di Platone sarà rappresentata tutti i venerdì di luglio, a cominciare dal giorno 5, dinanzi la famosissima e suggestiva Tomba del Tuffatore, sempre alle ore 20,30.
Molto soddisfatto della continuità di questo appuntamento l’Assessore al Turismo del Comune di Capaccio-Paestum Vincenzo De Lucia che, intervenuto alla conferenza, ha ringraziato pubblicamente Andrea Carraro per lo sforzo economico che la Compagnia anche quest’anno ha voluto sostenere. “L’appuntamento con il teatro classico sta diventando una consuetudine importante per i turisti che dimostrano di gradire queste rappresentazioni e che mettono in grande risalto i beni archeologici, patrimonio della nostra terra”.
“Ci fa piacere esportare un bene della nostra città, Salerno, nelle località importanti come Paestum – ha invece sottolineato l’assessore alla cultura del Comune di Salerno Ermanno Guerra – Andrea Carraro ci ha abituati ad allestimenti di grande prestigio, nelle scorse edizioni ho avuto modo personalmente di constatarne la qualità e la magnifica suggestione creata nel connubio con il maestoso Tempo di Poseidone, e sono certo che l’allestimento programmato dinanzi alla Tomba del Tuffatore ci regalerà altre importanti suggestioni”.
La storia di Medea è ben nota: principessa e maga della Colchide, è una delle più cupe nell’universo del mito greco. La sua vendetta nei confronti di Giasone, prima meditata, quindi preparata nei dettagli e, infine, attuata, è insieme disumana ed umanissima, frutto di pulsioni elementari e di una logica stringente, ma è anche emblematica di quel controverso rapporto tra civiltà e barbarie che rappresenta uno dei temi chiave del teatro euripideo. A interpretare Medea, l’attrice Carla Avarista che dividerà il palco con Davide Curzio nei panni di Giasoni, Cinzia Ugatti per la Nutrice, Matteo Amaturo il Pedagogo, il re Creonte e il messaggero interpretati da Augusto Landi, Alessandro Musto nelle vesti di Egeo mentre i due figli saranno interpretati da Flavio e Michele Landi.
L’Apologia di Socrate, nella traduzione e adattamento di Anna Rotunno, vede sul palcoscenico un unico attore, Dario Riccardi. Nel gennaio del 399 a.C., ad Atene fu presentata all’arconte re un’accusa contro Socrate, firmata da un tale Meleto: “Socrate è colpevole di non riconoscere gli déi che lo stato riconosce e di introdurre altri e nuovi culti; è colpevole anche di corrompere la gioventù. Pena la morte”.
I due allestimenti vedono la regia firmata da Andrea Carraro. Considerata la particolare location, solo per l’Apologia di Socrate l’ingresso è a numero chiuso di 120 spettatori a serata. Il costo del biglietto anche quest’anno è di € 15,00.
La scelta di fare questa speciale dedica, ha sottolineato il regista Andrea Carraro, nasce dalla volontà di sottolineare l’importanza del connubio Teatro-Beni Culturali, ma anche la lungimiranza del Comune di capaccio Paestum e delle dottoresse Campanella e Cipriani della Soprintendenza che hanno concesso l’uso delle due particolari location.
La “Medea” di Euripide, infatti, sarà allestita dinanzi al Tempio di Poseidone all’interno dell’area archeologica e andrà in scena sabato 20 luglio alle ore 20,30, mentre “Apologia di Socrate” di Platone sarà rappresentata tutti i venerdì di luglio, a cominciare dal giorno 5, dinanzi la famosissima e suggestiva Tomba del Tuffatore, sempre alle ore 20,30.
Molto soddisfatto della continuità di questo appuntamento l’Assessore al Turismo del Comune di Capaccio-Paestum Vincenzo De Lucia che, intervenuto alla conferenza, ha ringraziato pubblicamente Andrea Carraro per lo sforzo economico che la Compagnia anche quest’anno ha voluto sostenere. “L’appuntamento con il teatro classico sta diventando una consuetudine importante per i turisti che dimostrano di gradire queste rappresentazioni e che mettono in grande risalto i beni archeologici, patrimonio della nostra terra”.
“Ci fa piacere esportare un bene della nostra città, Salerno, nelle località importanti come Paestum – ha invece sottolineato l’assessore alla cultura del Comune di Salerno Ermanno Guerra – Andrea Carraro ci ha abituati ad allestimenti di grande prestigio, nelle scorse edizioni ho avuto modo personalmente di constatarne la qualità e la magnifica suggestione creata nel connubio con il maestoso Tempo di Poseidone, e sono certo che l’allestimento programmato dinanzi alla Tomba del Tuffatore ci regalerà altre importanti suggestioni”.
La storia di Medea è ben nota: principessa e maga della Colchide, è una delle più cupe nell’universo del mito greco. La sua vendetta nei confronti di Giasone, prima meditata, quindi preparata nei dettagli e, infine, attuata, è insieme disumana ed umanissima, frutto di pulsioni elementari e di una logica stringente, ma è anche emblematica di quel controverso rapporto tra civiltà e barbarie che rappresenta uno dei temi chiave del teatro euripideo. A interpretare Medea, l’attrice Carla Avarista che dividerà il palco con Davide Curzio nei panni di Giasoni, Cinzia Ugatti per la Nutrice, Matteo Amaturo il Pedagogo, il re Creonte e il messaggero interpretati da Augusto Landi, Alessandro Musto nelle vesti di Egeo mentre i due figli saranno interpretati da Flavio e Michele Landi.
L’Apologia di Socrate, nella traduzione e adattamento di Anna Rotunno, vede sul palcoscenico un unico attore, Dario Riccardi. Nel gennaio del 399 a.C., ad Atene fu presentata all’arconte re un’accusa contro Socrate, firmata da un tale Meleto: “Socrate è colpevole di non riconoscere gli déi che lo stato riconosce e di introdurre altri e nuovi culti; è colpevole anche di corrompere la gioventù. Pena la morte”.
I due allestimenti vedono la regia firmata da Andrea Carraro. Considerata la particolare location, solo per l’Apologia di Socrate l’ingresso è a numero chiuso di 120 spettatori a serata. Il costo del biglietto anche quest’anno è di € 15,00.
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A cura di
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Luoghi
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