Vite parallele. Mostra di Eliana Petrizzi
S.Apollonia, fino al 18 aprile
Data pubblicazione 10/01/2009
In esposizione da venerdì 27 marzo, presso la Chiesa di Sant’Apollonia a Salerno, la mostra di Eliana Petrizzi - Vite Parallele, quinto appuntamento della rassegna Apollonia Ateliers.
APOLLONIA ATELIERS è un progetto curato da Marco Alfano, patrocinato e sostenuto dal Comune di Salerno, dalla Provincia di Salerno, dall’Autorità Portuale di Salerno e dall’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, che si avvale di prestigiosi sponsor, quali Salerno Energia, Salerno Mobilità, ASIS Salernitana Reti ed Impianti, e della collaborazione della Bottega San Lazzaro, per l’allestimento degli eventi.
La mostra di Eliana Petrizzi “VITE PARALLELE – DIPINTI 2007-2009”, raccoglie circa venti opere, tutte realizzate ad olio su tavola, negli ultimi due anni; si tratta di lavori che puntano l’attenzione sulla relazione tra visione e racconto: sono per lo più dittici che accostano ritratti ad immagini di stanze solitarie, inquadrate tra mura dalle superfici scabre, quasi urtanti, ed un’inedita istallazione, intitolata Stanza dei Sogni, composta da quindici tavole di medie e piccole dimensioni, che nel loro insieme organizzano un affascinante “polittico notturno”, che segna una nuova ed interessante fase della ricerca pittorica dell’artista. Eliana Petrizzi rivela, nel comporre, una proprietà d’immaginazione inconsueta che la conduce a disporre le figure secondo un disegno interiore, una capacità di svolgere il racconto in modalità distanti dall’anacronismo pittorico, che si è affermato in Italia nel corso degli anni Novanta, o dalle ironiche soluzioni di recupero della figurazione offerta dagli artisti post-modern.
In mostra un ciclo di dipinti, «dove l’immaginazione – scrive Marco Alfano nel saggio critico in catalogo – emerge con forza dalle sopravvivenze della memoria, in immagini ingiallite, trattate con sensibili velature. Più che una narrazione continua, il ciclo Vite parallele sembra svolgere, nell’uniformità del tono un po’ grave, una “fenomenologia” della vita quotidiana, non nella verosimiglianza, nella concreta plausibilità della figurazione, ma nel valore trascendente di un evento al limite dell’immaginabile. Il carattere indeterminato del luogo e del tempo, come provocato dal sogno, rende le immagini simili a fotografie scolorite, in cui anche la forma pittorica, sbrecciata, quasi arroventata nei toni dell’ocra e del bruno, conferisce piuttosto un carattere di epifania, o se si preferisce di odierna parabola sulla preveggenza della morte, sulla follia che attende al fondo di ogni esistenza. Nella frammentarietà, le vicende narrate svolgono un tracciato dove l’osservatore, infiammando la fantasia, è sollecitato a tentare un’interpretazione, a colmare i numerosi vuoti. In effetti, nel ciclo si trovano svolti quei motivi ricorrenti nell’immaginario dell’artista: vicende che stringono il cuore, che narrano dell’alienazione dell’uomo; la vacuità d’ogni forma di comunicazione, che reputa tragicamente assente qualsiasi effettiva ed umana possibilità di contatto».
«Sono immagini pulite ed essenziali – sottolinea Beatrice Salvatore, nel suo contributo in catalogo –, rese con meticolosa devozione attraverso la stesura di velature sovrapposte e strati di pittura ammorbiditi poi da sottrazioni di materia, sono apparizioni eteree eppure reali, in cui il peso di un dolore e del corpo, la sua fisicità, sembrano sciogliersi nell’aria umida e farsi più rarefatti, composti e misurati, quasi distanti e immobili, come maschera neutra senza suono. L’atmosfera è metafisica. Di luce radente. Non c’è tempo in queste opere, o meglio, il tempo è sospeso, rappreso in un silenzio nudo e assoluto, il vuoto è negazione della presenza ma anche metafora di una condizione primaria che vorrebbe fissarsi, negando il suo procedere inesorabile, il suo continuo mutare».
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo che, oltre alle presentazioni del Presidente della Provincia di Salerno, Angelo Villani, del Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, comprende testi critici di Marco Alfano e Beatrice Salvatore, l’antologia della critica e un apparato biografico e bibliografico, nonché tutte le riproduzioni a colori dei dipinti esposti.
Cenni biografici
Eliana Petrizzi, nata ad Avellino nel 1972, ha iniziato ad esporre giovanissima nel 1995, presentata da Massimo Bignardi, presso la Galleria Engema di Pagani (Salerno). Ha riscosso, nel corso dell’ultimo decennio, il consenso della critica e dei collezionisti in occasione di prestigiose rassegne nazionali ed internazionali, quali Expo Arte a Bari ed Arte Fiera di Padova, Miami Art Fair e New York Art Expo. Ha partecipato a varie collettive, tra cui si ricorda la mostra Atto Libero, tenutasi al Palazzo di Parte Guelfa a Firenze nel 2005, e Fluidità concreta, allestita al Giamart Studio di Pannarano (Benevento) nel 2008. Tra le numerose mostre personali, presentate da Vittorio Sgarbi, Paolo Rizzi, Franco Marcoaldi ed Ada Patrizia Fiorillo, si segnalano quella tenuta alla Galleria Lombardi di Roma del 1999, e quella, dal titolo Triade, allestita al Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi del 2006.
La mostra resterà aperta fino al 18 aprile 2009 dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00.
ingresso libero
Catalogo Edizioni Plectica, Salerno
Per informazioni:
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Immagine grafica
a cura di Giuseppe Fusco - Minori (Salerno)
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APOLLONIA ATELIERS proseguirà con:
OMAGGIO A MONICA AMENDOLA / DIVINA VASAIA 9 maggio - 25 maggio 2009