"Archintour", workshop sulla trasformazione del fronte del mare
On line le dichiarazioni del Sindaco De Luca
Data pubblicazione 04/07/2012
Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha concluso la due giorni di “Archintour” organizzata dall’associazione Fedora con la partecipazione di centinaia di architetti provenienti da tutta Italia.
I giovani professionisti, dopo aver visitato i principali cantieri del fronte di mare, hanno assistito nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città alla lezione dell'arch. Nuno Almeida dell'UNStudio di Amsterdam il quale ha illustrato le sue principali realizzazioni in Italia ed Europa.
Nel suo intervento il Sindaco De Luca ha rimarcato che “la trasformazione urbana in corso a Salerno avviene in un quadro normativo ed operativo normale. Salerno non gode di finanziamenti speciali per grandi eventi come un’Olimpiade o un’Esposizione Internazionale. Questa constatazione rende ancora più straordinaria la trasformazione consapevole della città che vorremmo fosse un segnale di speranza per l’Italia intera in un momento di gravissima crisi economica, sociale e culturale. L’Italia rischia di perdere il suo ruolo sulla scena internazionale. E’ un paese ripiegato su se stesso, sconfitto, incapace di valorizzare il suo grande patrimonio creativo”.
Nel corso dell’intervento De Luca ha citato la Zora letteraria di Italo Calvino. Una città condannata a rimanere identica per esser ricordata, ma che proprio per questa staticità ebbe a disfarsi ed a perire nell’oblio.
“Esiste una distanza enorme tra i tempi della vita ed i processi burocratici, amministrativi, decisionali. La competizione globale si gioca su tempi celeri di risposta ed attuazione. Purtroppo in Italia non è così a causa di un sistema legislativo inadeguato, del finto ambientalismo, del comitatismo, dell’interdizione. A Salerno stiamo facendo dialogare, con l’urbanistica, il passato, il presente ed il futuro. Siamo al centro di un territorio dove la storia classica incontra la modernità ed abbiamo deciso di collegare queste due dinamiche con l’intento di trasformarle in un attrattore per il turismo, per generare nuovi investimenti, per creare lavoro. E’ una sfida immane perché la trasformazione urbana consapevole, che in altri paesi è la normalità, in Italia diventa un sacrificio personale, un atto di eroismo. Andremo avanti anche per le centinaia di giovani che stanno trovando e troveranno lavoro grazie a questo processo di trasformazione. Vorremmo esser ricordati come coloro che non si sono arresi, come coloro che hanno continuato a lottare contro il declino ed hanno dato nuova speranza alla propria comunità ed alla nostra Italia a partire da una piccola ma dinamica città”.
I giovani professionisti, dopo aver visitato i principali cantieri del fronte di mare, hanno assistito nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città alla lezione dell'arch. Nuno Almeida dell'UNStudio di Amsterdam il quale ha illustrato le sue principali realizzazioni in Italia ed Europa.
Nel suo intervento il Sindaco De Luca ha rimarcato che “la trasformazione urbana in corso a Salerno avviene in un quadro normativo ed operativo normale. Salerno non gode di finanziamenti speciali per grandi eventi come un’Olimpiade o un’Esposizione Internazionale. Questa constatazione rende ancora più straordinaria la trasformazione consapevole della città che vorremmo fosse un segnale di speranza per l’Italia intera in un momento di gravissima crisi economica, sociale e culturale. L’Italia rischia di perdere il suo ruolo sulla scena internazionale. E’ un paese ripiegato su se stesso, sconfitto, incapace di valorizzare il suo grande patrimonio creativo”.
Nel corso dell’intervento De Luca ha citato la Zora letteraria di Italo Calvino. Una città condannata a rimanere identica per esser ricordata, ma che proprio per questa staticità ebbe a disfarsi ed a perire nell’oblio.
“Esiste una distanza enorme tra i tempi della vita ed i processi burocratici, amministrativi, decisionali. La competizione globale si gioca su tempi celeri di risposta ed attuazione. Purtroppo in Italia non è così a causa di un sistema legislativo inadeguato, del finto ambientalismo, del comitatismo, dell’interdizione. A Salerno stiamo facendo dialogare, con l’urbanistica, il passato, il presente ed il futuro. Siamo al centro di un territorio dove la storia classica incontra la modernità ed abbiamo deciso di collegare queste due dinamiche con l’intento di trasformarle in un attrattore per il turismo, per generare nuovi investimenti, per creare lavoro. E’ una sfida immane perché la trasformazione urbana consapevole, che in altri paesi è la normalità, in Italia diventa un sacrificio personale, un atto di eroismo. Andremo avanti anche per le centinaia di giovani che stanno trovando e troveranno lavoro grazie a questo processo di trasformazione. Vorremmo esser ricordati come coloro che non si sono arresi, come coloro che hanno continuato a lottare contro il declino ed hanno dato nuova speranza alla propria comunità ed alla nostra Italia a partire da una piccola ma dinamica città”.
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