Conferenza stampa di Vincenzo De Luca sulla sanità. Palazzo di Città, sabato 18 dicembre
La dichiarazione del Sindaco
Data pubblicazione 14/12/2010
Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha tenuto sabato 18 dicembre alle ore 10.30 nel Salone del Gonfalone del Palazzo di Città del Comune di Salerno in via Roma una conferenza stampa dedicata alla sanità. Si riporta di seguito la sua dichiarazione:
“La decisione di accorpare i presidi ospedalieri di Mercato San Severino, Cava de’ Tirreni e “da Procida” all’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona richiede alcuni approfondimenti sotto il profilo operativo e finanziario.
In particolare va ribadito che all’accorpamento delle strutture deve seguire il contestuale trasferimento delle risorse finanziarie necessarie alla gestione dei tre plessi presi in carico dall’Azienda Ospedaliera.
E’ assolutamente indispensabile, inoltre, evitare la dispersione delle funzioni universitarie in capo all’Azienda Ospedaliera che vanno concentrate, naturalmente, a Salerno tra Ospedale di San Leonardo e “da Procida”.
Per quanti concerne più specificamente il “da Procida” non bisogna disperdere i posti letto riservati alla riabilitazione. Anzi, in questo ospedale è auspicabile realizzare il principale polo pubblico di riabilitazione cardio-respiratoria e neurologica della Campania insieme con un centro regionale per il “risveglio”. Naturalmente, riteniamo necessario, in tale ottica, potenziare anche il numero di posti-letto che è attualmente di trenta unità.
Per quanto concerne, infine, l’ospedale di Cava de’ Tirreni chiediamo delucidazioni sul destino della struttura: si dica chiaramente che cosa si intende farne. Non lo si può chiudere - come stanno facendo - fingendo di non accorgersene. Altro punto centrale è quello inerente il potenziamento della rete di emergenza sanitaria del “118”, che oggi non garantisce in maniera adeguata l’assistenza alla quale hanno diritto i cittadini salernitani. Occorre lavorare fin da subito all’ipotesi di una gara unica - concordata e attuata insieme dall’Azienda Ospedaliera e dall’Asl – che eleverebbe il livello qualitativo dei servizi fino a consentire in tempi brevi, al massimo in un’ora, il reperimento sul territorio della struttura ospedaliera più idonea ad accogliere il soggetto al quale è stato prestato soccorso”.