Dichiarazione dell’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno Gerardo Calabrese
“Per la Provincia anche il termovalorizzatore è uno spazio di potere da conquistare e non un servizio ai cittadini”.
Data pubblicazione 30/09/2010
"Mentre il Comune di Salerno ha lavorato con serietà e responsabilità istituzionale in questi anni alla realizzazione di un ciclo integrato di gestione dei rifiuti completo, la Provincia di Salerno persevera in un atteggiamento di mera “conquista” di spazi di potere. Anche il termovalorizzatore diventa terreno di sfida politica, compromettendo gli sforzi posti in essere dal Comune di Salerno che – nel momento dell’affidamento dei poteri commissariali al Sindaco Vincenzo De Luca – ha proceduto in tempi rapidissimi alla realizzazione degli studi di fattibilità, all’attivazione delle procedure espropriative, alle progettualità per la viabilità di accesso, al progetto preliminare dell’impianto, al piano economico-finanziario. Non si comprende, quindi, il motivo per il quale si tenta di esautorare gli Uffici tecnici ed amministrativi del Comune di Salerno che sono nelle condizioni di proseguire ad horas nelle ulteriori fasi attuative della procedura concessoria.
Risulta, peraltro, contraddittorio l’atteggiamento della Provincia che in una prima fase ha ritenuto di confermare la stragrande maggioranza dei provvedimenti commissariali assunti dal Sindaco di Salerno nella fase preliminare alla realizzazione dell’impianto.
Gli annunci “ad effetto” del Presidente della Provincia sottolineano la valenza eminentemente politica della visione di Cirielli che in questo modo preferisce la strumentalità del conflitto istituzionale con il Comune di Salerno alla risoluzione reale del problema-rifiuti.
Giova ricordare che in questi anni di duro lavoro, il Comune di Salerno ha raggiunto risultati non contestabili nella raccolta differenziata – primo capoluogo d’Italia con una percentuale pari al 75 per cento – ed è riuscito a dotarsi dell’unico impianto di compostaggio ad alta tecnologia presente in Campania. Per non parlare delle due isole ecologiche e di uno strategico sito di trasferenza.
Intanto si continuano a sottrarre competenze ai Comuni. Siamo in pieno caos istituzionale. Il recente D.L. 195/2009, convertito in legge 26/2010, ha esautorato i Comuni dalle loro essenziali prerogative, perpetuando di fatto il regime dei poteri commissariali con la moltiplicazione dei costi e la frantumazione delle responsabilità amministrative. Si persevera, inoltre, in una direzione totalmente sbagliata: invece di incentivare la raccolta differenziata, si sottraggono risorse ai Comuni, impedendo un’espansione omogenea della differenziata che resta l’unico punto di partenza per avviare a soluzione l’emergenza rifiuti in Campania".
Gerardo Calabrese
Assessore alle Politiche Ambientali
Comune di Salerno
Risulta, peraltro, contraddittorio l’atteggiamento della Provincia che in una prima fase ha ritenuto di confermare la stragrande maggioranza dei provvedimenti commissariali assunti dal Sindaco di Salerno nella fase preliminare alla realizzazione dell’impianto.
Gli annunci “ad effetto” del Presidente della Provincia sottolineano la valenza eminentemente politica della visione di Cirielli che in questo modo preferisce la strumentalità del conflitto istituzionale con il Comune di Salerno alla risoluzione reale del problema-rifiuti.
Giova ricordare che in questi anni di duro lavoro, il Comune di Salerno ha raggiunto risultati non contestabili nella raccolta differenziata – primo capoluogo d’Italia con una percentuale pari al 75 per cento – ed è riuscito a dotarsi dell’unico impianto di compostaggio ad alta tecnologia presente in Campania. Per non parlare delle due isole ecologiche e di uno strategico sito di trasferenza.
Intanto si continuano a sottrarre competenze ai Comuni. Siamo in pieno caos istituzionale. Il recente D.L. 195/2009, convertito in legge 26/2010, ha esautorato i Comuni dalle loro essenziali prerogative, perpetuando di fatto il regime dei poteri commissariali con la moltiplicazione dei costi e la frantumazione delle responsabilità amministrative. Si persevera, inoltre, in una direzione totalmente sbagliata: invece di incentivare la raccolta differenziata, si sottraggono risorse ai Comuni, impedendo un’espansione omogenea della differenziata che resta l’unico punto di partenza per avviare a soluzione l’emergenza rifiuti in Campania".
Gerardo Calabrese
Assessore alle Politiche Ambientali
Comune di Salerno
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