Festival Internazionale Piano Solo
La IX edizione dal 23 novembre al 7 dicembre a Palazzo di Città
Data pubblicazione 20/11/2012
Ritorna il Festival Internazionale “Piano Solo”, la rassegna promossa dal pianista Paolo Francese, sotto l’egida del Comune di Salerno, con la collaborazione di Alberto Napolitano Pianoforti, pensata per un pubblico di nicchia, ma che ha visto aumentare di anno in anno i favori del pubblico, che l’amministrazione comunale ha reso unica affidandole l’esclusivo possesso delle chiavi musicali del Salone dei Marmi di Palazzo di Città che, solo in questa prestigiosa occasione, si libera del piglio serioso della sede istituzionale del potere civile, per aprire, le sue quasi centenarie porte, alla grande musica.
Tre gli appuntamenti previsti dal cartellone di questa IX edizione, allestito dal direttore artistico Paolo Francese unitamente alla giovane organizzatrice Sara Cianciullo, sostenuti da due storiche ditte quali la “Alberto Napolitano Pianoforti” e la Pisano Ascensori che da sempre sono a fianco della manifestazione che ci accompagnerà ogni venerdì dal 23 novembre al 7 dicembre alle ore 19. Quest’anno il pianoforte inaugurerà il suo ferace dialogo, che lo vede protagonista e sostenitore di tutti gli strumenti, con la voce più fascinosa degli archi, il violoncello e il re degli “strumentini”, il flauto, senza tralasciare l’evento centrale della rassegna che lo saluterà in scena da solo, in modo da gettare uno sguardo a tutto tondo sull’universo pianistico nella musica da camera.
Il concerto d’apertura, il 23 novembre saluterà il ritorno della pianista umbra Moira Michelini, che si presenterà in duo con il violoncellista Ivo Scarponi, proponendo un programma dal titolo “Ragione e Sentimento”, mettendo a confronto le galanterie della Sonata n°3 in Sol Maggiore di Luigi Boccherini, con l’opera 36 in La minore di Edvard Grieg, nella quale è possibile cogliere aspetti espressivi e compositivi particolarmente significativi, soprattutto nel dialogo tra gli strumenti e nelle aperture liriche, unitamente a tratti di eleganza, di intimità salottiera, di raffinato bozzettismo che rendono la pagina immediatamente riconducibile a quel, disimpegno di fondo tipico del genio norvegese, che privilegia, più della tendenza costruttiva, quella improvvisativa, un poco esteriore, prima di chiudere con Astor Piazzolla e il suo Le Grand Tango, in cui momenti di languore cadenzato si alternano a sequenze appassionate piene di energia, sino alla sua stretta di fuoco su di un glissando da brividi.
Il 30 novembre Piano Solo presenta Maurizio Moretti interprete di un programma molto articolato che ci porterà dal Wolfgang Amadeus Mozart della Sonata KV282, al Robert Schumann di Arabesque e Kinderszenen, sino al Debussy dei Preludes, prima dell’esecuzione di tre chicche, la Sonata d’Album per Matilde Wesendock, di Richard Wagner, un lavoro piacevole, un piccolo saggio della sapienza dell’autore, la Musica Callada di Federico Mompou y Dencause, quel mistico colloquio dell’anima con se stessa ricco di contenuti poeticamente espressi e una pagina di Antonin Borodin Am Closter, e chiudere con il Liszt de’ La Valle d’Obermann.Gran finale il 7 dicembre con il flautista Alessandro Crosta in duo con la pianista Nadia Testa, formazione nata tra le mura del Conservatorio di Avellino, che in omaggio alla Dea Mefitis, adorata dagli antichi Hirpini, evocheranno le più amate eroine dell’opera lirica da Lucia a Mimì, da Tosca a Violetta, fino alla sensuale e pirotecnica Carmen della Fantasia di Borne, con il suo rischiosissimo Mi fuori registro, che sigillerà la rassegna.
Tre gli appuntamenti previsti dal cartellone di questa IX edizione, allestito dal direttore artistico Paolo Francese unitamente alla giovane organizzatrice Sara Cianciullo, sostenuti da due storiche ditte quali la “Alberto Napolitano Pianoforti” e la Pisano Ascensori che da sempre sono a fianco della manifestazione che ci accompagnerà ogni venerdì dal 23 novembre al 7 dicembre alle ore 19. Quest’anno il pianoforte inaugurerà il suo ferace dialogo, che lo vede protagonista e sostenitore di tutti gli strumenti, con la voce più fascinosa degli archi, il violoncello e il re degli “strumentini”, il flauto, senza tralasciare l’evento centrale della rassegna che lo saluterà in scena da solo, in modo da gettare uno sguardo a tutto tondo sull’universo pianistico nella musica da camera.
Il concerto d’apertura, il 23 novembre saluterà il ritorno della pianista umbra Moira Michelini, che si presenterà in duo con il violoncellista Ivo Scarponi, proponendo un programma dal titolo “Ragione e Sentimento”, mettendo a confronto le galanterie della Sonata n°3 in Sol Maggiore di Luigi Boccherini, con l’opera 36 in La minore di Edvard Grieg, nella quale è possibile cogliere aspetti espressivi e compositivi particolarmente significativi, soprattutto nel dialogo tra gli strumenti e nelle aperture liriche, unitamente a tratti di eleganza, di intimità salottiera, di raffinato bozzettismo che rendono la pagina immediatamente riconducibile a quel, disimpegno di fondo tipico del genio norvegese, che privilegia, più della tendenza costruttiva, quella improvvisativa, un poco esteriore, prima di chiudere con Astor Piazzolla e il suo Le Grand Tango, in cui momenti di languore cadenzato si alternano a sequenze appassionate piene di energia, sino alla sua stretta di fuoco su di un glissando da brividi.
Il 30 novembre Piano Solo presenta Maurizio Moretti interprete di un programma molto articolato che ci porterà dal Wolfgang Amadeus Mozart della Sonata KV282, al Robert Schumann di Arabesque e Kinderszenen, sino al Debussy dei Preludes, prima dell’esecuzione di tre chicche, la Sonata d’Album per Matilde Wesendock, di Richard Wagner, un lavoro piacevole, un piccolo saggio della sapienza dell’autore, la Musica Callada di Federico Mompou y Dencause, quel mistico colloquio dell’anima con se stessa ricco di contenuti poeticamente espressi e una pagina di Antonin Borodin Am Closter, e chiudere con il Liszt de’ La Valle d’Obermann.Gran finale il 7 dicembre con il flautista Alessandro Crosta in duo con la pianista Nadia Testa, formazione nata tra le mura del Conservatorio di Avellino, che in omaggio alla Dea Mefitis, adorata dagli antichi Hirpini, evocheranno le più amate eroine dell’opera lirica da Lucia a Mimì, da Tosca a Violetta, fino alla sensuale e pirotecnica Carmen della Fantasia di Borne, con il suo rischiosissimo Mi fuori registro, che sigillerà la rassegna.
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