Il Sindaco De Luca al convegno "Coltiviamo la buona crescita"
On line la sintesi delle dichiarazioni e le foto dell'incontro
Data pubblicazione 08/10/2012
Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha partecipato martedì 9 ottobre all'incontro "Coltiviamo la buona crescita. Agricoltura - Cultura - Turismo: I beni comuni del Mezzogiorno", tenutosi presso la Sala conferenze dell'Azienda agricola Terra di Vento di Montecorvino Pugliano.
"Il tema dell'agricoltura è spesso confinato ai margini del dibattito politico e dell'attenzione dell'opinione pubblica - ha esordito il Sindaco De Luca - ma in questi tempi di crisi sta diventando sempre più centrale in tutto il Mondo: le "primavere arabe", solo per citare un esempio concreto e vicino nel tempo, hanno preso le mosse non solo dall'esigenza di libertà di quei popoli, ma soprattutto dall'aumento del costo delle materie prime che ha causato una drastica riduzione dei consumi. Un problema, questo, tanto più sentito in un'epoca in cui si affaccia una sorta di neo-colonialismo e in cui assumono sempre maggiore peso il tema della gestione idrica e quello della riduzione delle scorte, che determina un aumento dei costi e, dunque, un netto calo dei consumi e la scomparsa di tante produzioni anche nostrane. Il tema dello sviluppo agricolo è, dunque, uno dei capitoli fondamentali del rilancio del nostro paese, per ragioni di equilibrio economico, ma anche di autonomia politica: non esiste alcun grande paese che non abbia un solido apparato agricolo.
E tutto ciò - ha proseguito il Sindaco - vale in misura maggiore in Campania, una Regione dove non si muove nulla. Come è possibile, in particolare nel drammatico periodo di crisi che viviamo, sprecare l'enorme opportunità che ci viene offerta dai fondi europei? La colpa, come noto, è delle vecchie logiche politiche clientelari e di una burocrazia che reprime ogni slancio volto allo sviluppo. In questo quadro, il nostro incoraggiamento e la nostra solidarietà devono andare agli imprenditori agricoli, costretti a veri miracoli per sopravvivere in un paese che, diversamente da tutti gli altri competitor, non investe più nulla in innovazione, ricerca scientifica, politiche ambientali, tutti temi strettamente connessi al comparto agricolo.
Proprio su questi temi dobbiamo puntare per ipotizzare un progetto di sviluppo integrato, quale può essere quello che ho definito il progetto "RO-SA", ovvero l'idea di un grande distretto turistico che coinvolga i circa 3-400 km che vanno da Roma al Cilento, terre il cui patrimonio culturale ed enogastronomico non ha rivali al Mondo. Questo è il modo in cui dobbiamo pensare alla nuova Italia, questo il paese al quale lavorare.
Ma, perché questo sia possibile, abbiamo bisogno di una radicale svolta politica. Io sono tra i grandi ammiratori e sostenitori di Monti, per il prestigio e la credibilità che in pochi mesi è riuscito a ridare all'Italia. Questo governo, però, non ha la concreta percezione delle condizioni della gente e dei territori. Non si può continuare a tartassare gli enti locali, perché questo significa tagliare la carne viva dei cittadini. Dobbiamo tenere insieme, dunque, rigore e fiducia, serietà e rispetto del merito. Abbiamo davanti anni di lacrime e sangue, lo sappiamo: è giusto non sprecare un euro, ma sul piano della sburocratizzazione e dello sblocco degli investimenti si deve fare diversamente.
Uniamo le forze del mondo del lavoro - è l'appello conclusivo del Sindaco De Luca - anche liberandoci dai vecchi ideologismi. Stiamo vicini a chi cerca di investire se vogliamo impedire che ogni anno 150mila nostri giovani siano costretti ad emigrare al Nord".
A breve le foto dell'incontro.
"Il tema dell'agricoltura è spesso confinato ai margini del dibattito politico e dell'attenzione dell'opinione pubblica - ha esordito il Sindaco De Luca - ma in questi tempi di crisi sta diventando sempre più centrale in tutto il Mondo: le "primavere arabe", solo per citare un esempio concreto e vicino nel tempo, hanno preso le mosse non solo dall'esigenza di libertà di quei popoli, ma soprattutto dall'aumento del costo delle materie prime che ha causato una drastica riduzione dei consumi. Un problema, questo, tanto più sentito in un'epoca in cui si affaccia una sorta di neo-colonialismo e in cui assumono sempre maggiore peso il tema della gestione idrica e quello della riduzione delle scorte, che determina un aumento dei costi e, dunque, un netto calo dei consumi e la scomparsa di tante produzioni anche nostrane. Il tema dello sviluppo agricolo è, dunque, uno dei capitoli fondamentali del rilancio del nostro paese, per ragioni di equilibrio economico, ma anche di autonomia politica: non esiste alcun grande paese che non abbia un solido apparato agricolo.
E tutto ciò - ha proseguito il Sindaco - vale in misura maggiore in Campania, una Regione dove non si muove nulla. Come è possibile, in particolare nel drammatico periodo di crisi che viviamo, sprecare l'enorme opportunità che ci viene offerta dai fondi europei? La colpa, come noto, è delle vecchie logiche politiche clientelari e di una burocrazia che reprime ogni slancio volto allo sviluppo. In questo quadro, il nostro incoraggiamento e la nostra solidarietà devono andare agli imprenditori agricoli, costretti a veri miracoli per sopravvivere in un paese che, diversamente da tutti gli altri competitor, non investe più nulla in innovazione, ricerca scientifica, politiche ambientali, tutti temi strettamente connessi al comparto agricolo.
Proprio su questi temi dobbiamo puntare per ipotizzare un progetto di sviluppo integrato, quale può essere quello che ho definito il progetto "RO-SA", ovvero l'idea di un grande distretto turistico che coinvolga i circa 3-400 km che vanno da Roma al Cilento, terre il cui patrimonio culturale ed enogastronomico non ha rivali al Mondo. Questo è il modo in cui dobbiamo pensare alla nuova Italia, questo il paese al quale lavorare.
Ma, perché questo sia possibile, abbiamo bisogno di una radicale svolta politica. Io sono tra i grandi ammiratori e sostenitori di Monti, per il prestigio e la credibilità che in pochi mesi è riuscito a ridare all'Italia. Questo governo, però, non ha la concreta percezione delle condizioni della gente e dei territori. Non si può continuare a tartassare gli enti locali, perché questo significa tagliare la carne viva dei cittadini. Dobbiamo tenere insieme, dunque, rigore e fiducia, serietà e rispetto del merito. Abbiamo davanti anni di lacrime e sangue, lo sappiamo: è giusto non sprecare un euro, ma sul piano della sburocratizzazione e dello sblocco degli investimenti si deve fare diversamente.
Uniamo le forze del mondo del lavoro - è l'appello conclusivo del Sindaco De Luca - anche liberandoci dai vecchi ideologismi. Stiamo vicini a chi cerca di investire se vogliamo impedire che ogni anno 150mila nostri giovani siano costretti ad emigrare al Nord".
A breve le foto dell'incontro.
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