Inevitabili gli abbattimenti di alcune alberature in città
Alcuni esemplari di lecci attaccati da un fungo fitopatogeno. Terminati gli abbattimenti si provvederà alla sostituzione con essenze più giovani
Data pubblicazione 28/09/2016
L'Amministrazione Comunale informa che gli abbattimenti delle alberature che si stanno eseguendo in diversi punti della città e che stanno interessando esemplari della specie “quercus ilex” (comunemente noti come lecci), sono purtroppo inevitabili. La causa è da attribuire ad un fungo fitopatogeno denominato “diplopadia corticola”, per il quale allo stato non esiste rimedio, e che conduce irrimediabilmente alla morte gli esemplari attaccati; da qui la necessaria rimozione degli stessi e loro distruzione presso discariche a tal uopo autorizzate.
Si sta poi contestualmente procedendo all’applicazione di quanto emerso dalle verifiche al patrimonio arboreo, mediante indagini strumentali elettroniche (VTA) tese a verificarne stabilità ed eventuali patologie: quelle a cui è stata assegnata la Classe C di propensione al cedimento sono monitorate e valutate nuovamente dopo circa un anno; quelle invece a cui è stata assegnata la Classe D di propensione al cedimento (alta percentuale di collassamento) sono irrimediabilmente compromesse e pertanto da abbattere ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità.
Per ogni singola specie di alberatura visionata esiste la relativa scheda attestante con grafici e foto i risultati dell’indagine eseguita, conservata nell’archivio dell’UOC Verde Pubblico.
Appena terminati gli interventi di abbattimento, si provvederà nei giorni a seguire, senza soluzione di continuità, alla sostituzione delle alberature abbattute con essenze arboree più giovani, della stessa specie (Jacaranda Mimosifolia), di idonee dimensioni.
In allegato alcune foto degli esemplari attaccati e necessariamente rimossi.
Si sta poi contestualmente procedendo all’applicazione di quanto emerso dalle verifiche al patrimonio arboreo, mediante indagini strumentali elettroniche (VTA) tese a verificarne stabilità ed eventuali patologie: quelle a cui è stata assegnata la Classe C di propensione al cedimento sono monitorate e valutate nuovamente dopo circa un anno; quelle invece a cui è stata assegnata la Classe D di propensione al cedimento (alta percentuale di collassamento) sono irrimediabilmente compromesse e pertanto da abbattere ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità.
Per ogni singola specie di alberatura visionata esiste la relativa scheda attestante con grafici e foto i risultati dell’indagine eseguita, conservata nell’archivio dell’UOC Verde Pubblico.
Appena terminati gli interventi di abbattimento, si provvederà nei giorni a seguire, senza soluzione di continuità, alla sostituzione delle alberature abbattute con essenze arboree più giovani, della stessa specie (Jacaranda Mimosifolia), di idonee dimensioni.
In allegato alcune foto degli esemplari attaccati e necessariamente rimossi.
Per informazioni
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Luoghi
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