La "Grande Musica a San Benedetto"
Dal 16 novembre una stagione di sei concerti da camera
Data pubblicazione 12/11/2019
Sabato 16 novembre 2019 si inaugura un nuovo progetto, denominato Grande Musica a San Benedetto, che vede la Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli, il Comune di Salerno, l’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, la Yamaha Music Europe e la Santarpino pianoforti unite nella realizzazione una stagione di 6 concerti di musica da camera, tra novembre 2019 e maggio 2020 nella medievale Chiesa di San Benedetto.
A cento anni dalla sua fondazione l’Associazione Alessandro Scarlatti rappresenta un pilastro della vita musicale della città di Napoli e della Regione Campania: in questo lungo periodo essa ha formato intere generazioni all’ascolto della musica. In occasione del Centenario dell’Associazione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito una targa celebrativa, mentre, nel mese di dicembre prossimo verrà inaugurata un Mostra multimediale, prodotta dalla Regione Campania e da SCABEC, sui cento anni della Scarlatti, in relazione alla vita culturale e sociale della città di Napoli. Attualmente, l’Associazione Scarlatti realizza circa 70 concerti all’anno in tutta la Regione Campania servendo un’utenza di circa 12.000 spettatori. All’Associazione Scarlatti si deve anche la capillare valorizzazione dei luoghi d’arte della città di Napoli e della Campania e il certosino recupero del patrimonio organistico regionale con una rassegna che ha compiuto nel 2019 il ventesimo anno di attività con più di 100 concerti.
Il ciclo di concerti dal titolo Grande Musica a San Benedetto, presenta 6 concerti di musica classica con solisti e ensemble di livello internazionale, con cadenza mensile . Il ciclo avrà come prestigioso partner la Yamaha Europe che presenterà due pianisti testimonial del suo marchio, Roberto Prosseda e il salernitano Costantino Catena. Altri artisti in cartellone la violinista Suyoen Kim, che ha inciso per Deutsche Gramophone l’integrale delle Sonate e Partite di Johann Sebastian Bach; Amatis Piano Trio indicato dalla BBC come ensemble meritevole del prestigioso riconoscimento di BBC New Generation Artist, il violinista salernitano Giuseppe Gibboni, prodigioso talento già conosciuto a livello internazionale.
Ad inaugurare questa prestigiosa rassegna Sabato 16 novembre nella Chiesa di San Benedetto alle ore 19.30 sarà il giovanissimo pianista Filippo Gorini. A ventiquattro anni è uno dei più interessanti talenti della sua generazione : lo confermano i numerosi successi che questo artista ha conseguito in importanti concorsi internazionali, primo fra tutti il prestigioso Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, che Filippo Gorini ha vinto con voto unanime della giuria e del pubblico, ancora il primo premio al Concorso Neuhaus del Conservatorio di Mosca. Andrei Gavrilov lo ha definito “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo.” Talento dunque, ma anche quell’indispensabile rigore nello studio e quella devozione alla musica indispensabili nel perseguire una carriera artistica a livello professionale e di altissimo livello.
Il programma del concerto ha inizio con un’opera del 1978 di György Kurtág, si conclude con la monumentale Sonata op, 111 di Ludwig van Beethoven, l’ultima composta dal grande compositore di Bonn.“ Kurtág è autore dall’espressività concentratissima, esposta in frammenti, in gesti poetici ben confinati. La maestria nel gestire i pochi elementi gli deriva certamente anche dal grande amore per Bach, di cui ha realizzato anche notevoli trascrizioni pianistiche con una sapienza timbrica che colma di ammirazione.- afferma Gorini in un’intervista – La Sonata op. 111 di Beethoven è una sonata che muove il cuore verso grandi profondità, con la capacità di farci soffrire quasi nella carne e poi elevare lo spirito verso la pace. È una delle composizioni più sublimi mai realizzate, che occupa un posto giustamente leggendario nella storia della musica. Suonarla mi colma ogni volta di gratitudine”.
Fra questi due brani Filippo Gorini eseguirà le otto fantasie che compongono Kreisleriana di Robert Schumann .«Ho appena finito un’altra serie di nuovi pezzi: li chiamo Kreisleriana. Tu e il pensiero di te li dominano completamente […]: la mia musica mi sembra adesso così pienamente realizzata, così pura e sgorgante direttamente dal cuore: musica bizzarra, musica folle, perfino solenne; vorrei vedere gli occhi che farai quando la suonerai! E d’altronde molte volte mi capita adesso di sentirmi scoppiare dalla forza della musica». Così scriveva Robert Schumann a Clara, che dopo due anni, nel 1849, sarebbe divenuta sua moglie.
Il concerto ha durata di circa 1 ora ed è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Programma
György Kurtag ( 1926)
Splinters op. 6d
Robert Schumann (1810 - 1856)
Kreisleriana op. 16
* * *
Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)
Sonata in do minore op. 111
FILIPPO GORINI
Vincitore nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn (con voto unanime della giuria), nel quale ha inoltre ricevuto due premi del pubblico, a soli ventiquattro anni Filippo Gorini è uno dei più interessanti talenti della sua generazione.
Invitato ad esibirsi in prestigiose sale internazionali, ha recentemente debuttato con grande consenso di pubblico e critica alla Elbphilharmonie ad Amburgo, Herkulessaal a Monaco, Konzerthaus a Berlino, Tonhalle a Zurigo, al Festival Schubertiade in Austria, alla Fondation Louis Vuitton a Parigi, e inoltre negli Stati Uniti (Seattle e Portland), e in Canada (a Vancouver per la stagione della Playhouse).
Nel 2019 ha effettuato un tour in Inghilterra, Paesi Bassi e Belgio con la Symfonieorkest Vlaanderen (Beethoven, Concerto n.3) e, in Italia, ha suonato con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e con l’Orchestra “G.Verdi” di Milano (Brahms, Concerto n.2, con la direzione di Claus Peter Flor).
Nel settembre ‘19 eseguirà la Fantasia Corale di Beethoven con l’Orchestra e Coro del Mozarteum di Salisburgo, diretta da Riccardo Minasi, nel concerto inaugurale della stagione 19/20, presso la Großer Saal del Mozarteum.
Il 2020/21 vedrà il suo debutto, tra le altre, a Bangkok con la Thailand Philharmonic Orchestra (Beethoven, Concerto n.5) e in recital alla Wigmore Hall di Londra e al Concertgebouw di Amsterdam.
Il suo primo CD, con le “Variazioni Diabelli” di Beethoven, registrato presso la Beethovenhaus di Bonn, e uscito nel 2017 per l’etichetta francese Alpha Classics, ha ricevuto i più alti riconoscimenti dalla stampa internazionale: “Diapason d’Or” nell’ottobre 2017, 5 stelle da The Guardian, BBC Music Magazine e Le Monde, e “Supersonic Award” Pizzicato.
Negli anni precedenti, Gorini si è esibito alla Konzerthaus a Berlino, Gewandhaus a Lipsia, Laeiszhalle ad Amburgo, Flagey a Brussels e inoltre a Mosca, Londra, Varsavia, Pechino; nel 2016 è stato in tour con la Klassische Philharmonie di Bonn (Mozart, Concerto K466) nelle principali città tedesche (Bonn, Amburgo, Norimberga, Hannover, Brema, Stoccarda), ha suonato con l’Orchestra Sinfonica del Lichtenstein e la Filarmonica Slovacca, e ha debuttato per il Beethovenfest di Bonn.
In Italia ha suonato, tra le altre, per la Società del Quartetto di Milano, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo (edizioni 2017 e 2018), l’Accademia Filarmonica Romana, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, la Gog di Genova, l’Unione Musicale di Torino, la Filarmonica di Trento (dove è “artist in residence”), gli Amici della Musica di Perugia, Bologna Festival.
Diplomatosi al Conservatorio “G.Donizetti” di Bergamo con lode e menzione d’onore e perfezionatosi presso il “Mozarteum” di Salisburgo, continua gli studi con Maria Grazia Bellocchio e con Pavel Gililov, ai quali si aggiunge il prezioso consiglio di Alfred Brendel.
Riceve regolarmente la borsa di studio per partecipare ai corsi di perfezionamento della International Music Academy del Lichtenstein. Nel 2016 è stato invitato a partecipare al progetto dell’Accademia di Kronberg “Chamber music connects the world”, nell’ambito del quale ha avuto modo di collaborare con il violoncellista Steven Isserlis, che lo ha successivamente invitato a partecipare ogni anno ai concerti di musica da camera di Prussia Cove in Inghilterra.
Gorini è anche il vincitore del Premio “Una vita nella musica - Giovani” 2018, che dal 1979 viene annualmente assegnato al Teatro La Fenice di Venezia da un comitato scientifico di critici e musicologi.
Tra gli altri premi vinti spiccano il “Beethoven-Ring” conferito dall’associazione “Cittadini per Beethoven” di Bonn (2016), il premio del Festival "Young Euro Classic" di Berlino (2016) e, in precedenza, il primo premio al Concorso “Neuhaus” del Conservatorio di Mosca (2013).
Il suo repertorio si estende dal barocco fino ad autori contemporanei come Stockhausen, Boulez, Sciarrino, Adés.
È stato lodato da Andrei Gavrilov come “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo”.
A cento anni dalla sua fondazione l’Associazione Alessandro Scarlatti rappresenta un pilastro della vita musicale della città di Napoli e della Regione Campania: in questo lungo periodo essa ha formato intere generazioni all’ascolto della musica. In occasione del Centenario dell’Associazione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito una targa celebrativa, mentre, nel mese di dicembre prossimo verrà inaugurata un Mostra multimediale, prodotta dalla Regione Campania e da SCABEC, sui cento anni della Scarlatti, in relazione alla vita culturale e sociale della città di Napoli. Attualmente, l’Associazione Scarlatti realizza circa 70 concerti all’anno in tutta la Regione Campania servendo un’utenza di circa 12.000 spettatori. All’Associazione Scarlatti si deve anche la capillare valorizzazione dei luoghi d’arte della città di Napoli e della Campania e il certosino recupero del patrimonio organistico regionale con una rassegna che ha compiuto nel 2019 il ventesimo anno di attività con più di 100 concerti.
Il ciclo di concerti dal titolo Grande Musica a San Benedetto, presenta 6 concerti di musica classica con solisti e ensemble di livello internazionale, con cadenza mensile . Il ciclo avrà come prestigioso partner la Yamaha Europe che presenterà due pianisti testimonial del suo marchio, Roberto Prosseda e il salernitano Costantino Catena. Altri artisti in cartellone la violinista Suyoen Kim, che ha inciso per Deutsche Gramophone l’integrale delle Sonate e Partite di Johann Sebastian Bach; Amatis Piano Trio indicato dalla BBC come ensemble meritevole del prestigioso riconoscimento di BBC New Generation Artist, il violinista salernitano Giuseppe Gibboni, prodigioso talento già conosciuto a livello internazionale.
Ad inaugurare questa prestigiosa rassegna Sabato 16 novembre nella Chiesa di San Benedetto alle ore 19.30 sarà il giovanissimo pianista Filippo Gorini. A ventiquattro anni è uno dei più interessanti talenti della sua generazione : lo confermano i numerosi successi che questo artista ha conseguito in importanti concorsi internazionali, primo fra tutti il prestigioso Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, che Filippo Gorini ha vinto con voto unanime della giuria e del pubblico, ancora il primo premio al Concorso Neuhaus del Conservatorio di Mosca. Andrei Gavrilov lo ha definito “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo.” Talento dunque, ma anche quell’indispensabile rigore nello studio e quella devozione alla musica indispensabili nel perseguire una carriera artistica a livello professionale e di altissimo livello.
Il programma del concerto ha inizio con un’opera del 1978 di György Kurtág, si conclude con la monumentale Sonata op, 111 di Ludwig van Beethoven, l’ultima composta dal grande compositore di Bonn.“ Kurtág è autore dall’espressività concentratissima, esposta in frammenti, in gesti poetici ben confinati. La maestria nel gestire i pochi elementi gli deriva certamente anche dal grande amore per Bach, di cui ha realizzato anche notevoli trascrizioni pianistiche con una sapienza timbrica che colma di ammirazione.- afferma Gorini in un’intervista – La Sonata op. 111 di Beethoven è una sonata che muove il cuore verso grandi profondità, con la capacità di farci soffrire quasi nella carne e poi elevare lo spirito verso la pace. È una delle composizioni più sublimi mai realizzate, che occupa un posto giustamente leggendario nella storia della musica. Suonarla mi colma ogni volta di gratitudine”.
Fra questi due brani Filippo Gorini eseguirà le otto fantasie che compongono Kreisleriana di Robert Schumann .«Ho appena finito un’altra serie di nuovi pezzi: li chiamo Kreisleriana. Tu e il pensiero di te li dominano completamente […]: la mia musica mi sembra adesso così pienamente realizzata, così pura e sgorgante direttamente dal cuore: musica bizzarra, musica folle, perfino solenne; vorrei vedere gli occhi che farai quando la suonerai! E d’altronde molte volte mi capita adesso di sentirmi scoppiare dalla forza della musica». Così scriveva Robert Schumann a Clara, che dopo due anni, nel 1849, sarebbe divenuta sua moglie.
Il concerto ha durata di circa 1 ora ed è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Programma
György Kurtag ( 1926)
Splinters op. 6d
Robert Schumann (1810 - 1856)
Kreisleriana op. 16
* * *
Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)
Sonata in do minore op. 111
FILIPPO GORINI
Vincitore nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn (con voto unanime della giuria), nel quale ha inoltre ricevuto due premi del pubblico, a soli ventiquattro anni Filippo Gorini è uno dei più interessanti talenti della sua generazione.
Invitato ad esibirsi in prestigiose sale internazionali, ha recentemente debuttato con grande consenso di pubblico e critica alla Elbphilharmonie ad Amburgo, Herkulessaal a Monaco, Konzerthaus a Berlino, Tonhalle a Zurigo, al Festival Schubertiade in Austria, alla Fondation Louis Vuitton a Parigi, e inoltre negli Stati Uniti (Seattle e Portland), e in Canada (a Vancouver per la stagione della Playhouse).
Nel 2019 ha effettuato un tour in Inghilterra, Paesi Bassi e Belgio con la Symfonieorkest Vlaanderen (Beethoven, Concerto n.3) e, in Italia, ha suonato con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e con l’Orchestra “G.Verdi” di Milano (Brahms, Concerto n.2, con la direzione di Claus Peter Flor).
Nel settembre ‘19 eseguirà la Fantasia Corale di Beethoven con l’Orchestra e Coro del Mozarteum di Salisburgo, diretta da Riccardo Minasi, nel concerto inaugurale della stagione 19/20, presso la Großer Saal del Mozarteum.
Il 2020/21 vedrà il suo debutto, tra le altre, a Bangkok con la Thailand Philharmonic Orchestra (Beethoven, Concerto n.5) e in recital alla Wigmore Hall di Londra e al Concertgebouw di Amsterdam.
Il suo primo CD, con le “Variazioni Diabelli” di Beethoven, registrato presso la Beethovenhaus di Bonn, e uscito nel 2017 per l’etichetta francese Alpha Classics, ha ricevuto i più alti riconoscimenti dalla stampa internazionale: “Diapason d’Or” nell’ottobre 2017, 5 stelle da The Guardian, BBC Music Magazine e Le Monde, e “Supersonic Award” Pizzicato.
Negli anni precedenti, Gorini si è esibito alla Konzerthaus a Berlino, Gewandhaus a Lipsia, Laeiszhalle ad Amburgo, Flagey a Brussels e inoltre a Mosca, Londra, Varsavia, Pechino; nel 2016 è stato in tour con la Klassische Philharmonie di Bonn (Mozart, Concerto K466) nelle principali città tedesche (Bonn, Amburgo, Norimberga, Hannover, Brema, Stoccarda), ha suonato con l’Orchestra Sinfonica del Lichtenstein e la Filarmonica Slovacca, e ha debuttato per il Beethovenfest di Bonn.
In Italia ha suonato, tra le altre, per la Società del Quartetto di Milano, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo (edizioni 2017 e 2018), l’Accademia Filarmonica Romana, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, la Gog di Genova, l’Unione Musicale di Torino, la Filarmonica di Trento (dove è “artist in residence”), gli Amici della Musica di Perugia, Bologna Festival.
Diplomatosi al Conservatorio “G.Donizetti” di Bergamo con lode e menzione d’onore e perfezionatosi presso il “Mozarteum” di Salisburgo, continua gli studi con Maria Grazia Bellocchio e con Pavel Gililov, ai quali si aggiunge il prezioso consiglio di Alfred Brendel.
Riceve regolarmente la borsa di studio per partecipare ai corsi di perfezionamento della International Music Academy del Lichtenstein. Nel 2016 è stato invitato a partecipare al progetto dell’Accademia di Kronberg “Chamber music connects the world”, nell’ambito del quale ha avuto modo di collaborare con il violoncellista Steven Isserlis, che lo ha successivamente invitato a partecipare ogni anno ai concerti di musica da camera di Prussia Cove in Inghilterra.
Gorini è anche il vincitore del Premio “Una vita nella musica - Giovani” 2018, che dal 1979 viene annualmente assegnato al Teatro La Fenice di Venezia da un comitato scientifico di critici e musicologi.
Tra gli altri premi vinti spiccano il “Beethoven-Ring” conferito dall’associazione “Cittadini per Beethoven” di Bonn (2016), il premio del Festival "Young Euro Classic" di Berlino (2016) e, in precedenza, il primo premio al Concorso “Neuhaus” del Conservatorio di Mosca (2013).
Il suo repertorio si estende dal barocco fino ad autori contemporanei come Stockhausen, Boulez, Sciarrino, Adés.
È stato lodato da Andrei Gavrilov come “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo”.
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