Le carte segrete di Goffredo Bettini
Dibattito con l'autore e Vincenzo De Luca lunedì 16 settembre a Palazzo di Città
Data pubblicazione 13/09/2013
La Fondazione Salerno Contemporanea, nell’ambito delle sue iniziative culturali, ha organizzato per lunedì 16 settembre la presentazione del libro “Carte segrete. Roma, l’Italia e il PD tra politica e vita” di Goffredo Bettini.
L’incontro, tenutosi nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città, ha visto la partecipazione dell’autore, Goffredo Bettini, e del Sindaco di Salerno Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca.
“Carte segrete. Roma, l’Italia e il Pd tra politica e vita”, edito da Aliberti, nasce da un dialogo a tutto tondo tra l’esponente del Pd e il giornalista Carmine Fotia, dialogo che in realtà si trasforma in un vero e proprio racconto della vita non soltanto del protagonista ma della città di Roma e delle sue vicissitudini politiche“.Allontanatosi dall’Italia dopo la sconfitta del Pd nel 2008 rinunciando a qualsiasi incarico politico e parlamentare, Goffredo Bettini, che di quel partito era stato il coordinatore, torna dall’Oriente e tira fuori dal cassetto le sue “carte segrete”: sulla politica romana che ha vissuto sempre in primo piano, la sua classe dirigente e i suoi intellettuali. Ma scruta anche nel proprio intimo e racconta per la prima volta le sue crisi emotive.
In “Carte segrete” Goffredo Bettini, racconta la storia della Capitale dalla nascita del Modello Roma ai dibatti sul suo esaurimento, dalla critica alla parentesi negativa di Alemanno al confronto sul futuro di Roma, visto con gli occhi di chi ne è stato protagonista attivo dall’elezione in Campidoglio di Francesco Rutelli.
"Avverto la nostalgia di una politica fatta di valori forti, che sia impegno e dedizione di sé - ha dichiarato il Sindaco e Vice Ministro De Luca nel ripercorrere la sua esperienza politica negli anni '70 - Era la politica che diventa umanità, era sacrificio umano. Era la politica alta, quella fatta tra la gente di carne ed ossa, quella che riusciva a portare dentro di sé un senso umano, quella capace di dare insieme alla povera gente e ai ceti intellettuali una suggestione e un'idea di futuro.
A quei tempi - ricorda Vincenzo De Luca - i processi di selezione dei gruppi dirigenti poteva essere sì molto burocratico e cardinalizio, ma portavano alla scelta di personalità autorevoli e in grado di suscitare rispetto. Oggi siamo alla negazione esatta di quei processi: oggi peggio si è e più si va avanti. La logica delle correnti interne è quella che porta avanti i peggiori ed espelle le donne e gli uomini liberi. Faccio fatica a capire che senso abbia la militanza in un partito così. Un partito del genere è un partito morto, perché non serve a niente e soprattutto non può in alcun modo essere un soggetto di trasformazione del Paese in questa fase drammatica della sua storia.
Chi mai potrebbe assumersi il compito di questa operazione così difficile? - si chiede infine con amarezza il Sindaco De Luca - Io non riesco a pacificarmi rispetto all'esito cui è andata incontro la sinistra italiana".
L’incontro, tenutosi nel Salone dei Marmi di Palazzo di Città, ha visto la partecipazione dell’autore, Goffredo Bettini, e del Sindaco di Salerno Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca.
“Carte segrete. Roma, l’Italia e il Pd tra politica e vita”, edito da Aliberti, nasce da un dialogo a tutto tondo tra l’esponente del Pd e il giornalista Carmine Fotia, dialogo che in realtà si trasforma in un vero e proprio racconto della vita non soltanto del protagonista ma della città di Roma e delle sue vicissitudini politiche“.Allontanatosi dall’Italia dopo la sconfitta del Pd nel 2008 rinunciando a qualsiasi incarico politico e parlamentare, Goffredo Bettini, che di quel partito era stato il coordinatore, torna dall’Oriente e tira fuori dal cassetto le sue “carte segrete”: sulla politica romana che ha vissuto sempre in primo piano, la sua classe dirigente e i suoi intellettuali. Ma scruta anche nel proprio intimo e racconta per la prima volta le sue crisi emotive.
In “Carte segrete” Goffredo Bettini, racconta la storia della Capitale dalla nascita del Modello Roma ai dibatti sul suo esaurimento, dalla critica alla parentesi negativa di Alemanno al confronto sul futuro di Roma, visto con gli occhi di chi ne è stato protagonista attivo dall’elezione in Campidoglio di Francesco Rutelli.
"Avverto la nostalgia di una politica fatta di valori forti, che sia impegno e dedizione di sé - ha dichiarato il Sindaco e Vice Ministro De Luca nel ripercorrere la sua esperienza politica negli anni '70 - Era la politica che diventa umanità, era sacrificio umano. Era la politica alta, quella fatta tra la gente di carne ed ossa, quella che riusciva a portare dentro di sé un senso umano, quella capace di dare insieme alla povera gente e ai ceti intellettuali una suggestione e un'idea di futuro.
A quei tempi - ricorda Vincenzo De Luca - i processi di selezione dei gruppi dirigenti poteva essere sì molto burocratico e cardinalizio, ma portavano alla scelta di personalità autorevoli e in grado di suscitare rispetto. Oggi siamo alla negazione esatta di quei processi: oggi peggio si è e più si va avanti. La logica delle correnti interne è quella che porta avanti i peggiori ed espelle le donne e gli uomini liberi. Faccio fatica a capire che senso abbia la militanza in un partito così. Un partito del genere è un partito morto, perché non serve a niente e soprattutto non può in alcun modo essere un soggetto di trasformazione del Paese in questa fase drammatica della sua storia.
Chi mai potrebbe assumersi il compito di questa operazione così difficile? - si chiede infine con amarezza il Sindaco De Luca - Io non riesco a pacificarmi rispetto all'esito cui è andata incontro la sinistra italiana".
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