“L’Immagine del Sacro”. Le festività liturgiche nel Comune di Salerno
Mostra fotografica e documentaria al Tempio di Pomona
fino al 15 dicembre 2007
Data pubblicazione 22/11/2007
Una mostra fotografica e documentaria senza precedenti, frutto della sinergia delle maggiori teche del territorio, per proporre materiali inediti e d’epoca dall’Ottocento ai giorni nostri. Si intitola “L’immagine del sacro: le festività liturgiche nel Comune di Salerno” e sarà inaugurata domenica 25 novembre alle ore 17.45, presso il Tempio di Pomona, alla presenza dell’Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, mons. Gerardo Pierro e del Sindaco di Salerno, l’on. Vincenzo De Luca.
Al centro del percorso espositivo, che rimarrà allestito fino al prossimo 15 dicembre, ci sono le feste patronali, le processioni, le celebrazioni religiose più importanti che si svolgono nella nostra città, nel centro come nei quartieri più periferici: sono immagini e momenti senza tempo. In molti casi si tratta di tradizioni secolari che affondano le radici nella storia della città, nutrendosi di istanze culturali e sociali, oltre che di fede. Questa mostra nasce da un grande lavoro di sinergia, sono state chiamate a fornire il loro contributo le maggiori teche di conservazione del territorio, nonché quegli archivi tanto preziosi quanto spesso inediti: le parrocchie. Come luoghi di comunità esse rappresentano fonti preziose per il recupero di quella memoria diffusa che costituisce il cuore di questo percorso espositivo. Tanti gli aneddoti storici, i particolari non conosciuti, le notizie di interesse civico che sono emersi del lungo lavoro di ricerca culminato nel grande allestimento espositivo ora visitabile, ad ingresso libero (la visita è particolarmente consigliata alle scuole che possono prenotarsi al numero 089/253547 – fax 089/251857). Negli archivi del Comune di Salerno, per esempio, è stato ritrovato un sonetto dell’Ottocento dedicato a S. Matteo, di autore non conosciuto, vergato a mano con bella calligrafia, da leggersi nel giorno della solennità del patrono: “Che incanto è questa mia Salerno – si legge nell’autografo d’epoca – e dove siam noi? È notte o giorno? Ecco già fende il ciel rapido un raggio e giù discende scoppiando e di bei lumi un mondo piove”. Ancora: dal 1866 al 1926 il Comune di Salerno ebbe una propria banda musicale, composta da suoi dipendenti, che suonava in occasione della festa di S.Matteo. Frugando tra le antiche carte si è scoperto che, nel 1854, in Cattedrale, per S. Matteo, suonò nientemeno che il maestro Saverio Mercadante, grande musicista, al quale è oggi intitolato il Conservatorio di Napoli. Ancora si conserva la firma di Mercadante, una sorta di quietanza per il compenso ricevuto. Qualche anno dopo toccò ad uno degli allievi prediletti di Mercadante, quel Temistocle Marzano salernitano di adozione, tanto da essere sepolto nella nostra città, suonare dinanzi alla sua gente, ad ai suoi allievi del conservatorio cittadino (in mostra il manifesto originale del tempo). Nella convinzione che investire in sapere sia sapere investire, sponsor della mostra sono la Banca di Salerno e Unoformat. La mostra è promossa congiuntamente da: Archidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Arciconfraternita Maria SS. del Carmine, Associazione Culturale Maria SS. del Carmelo, Comune di Salerno, Camera di Commercio di Salerno, Soprintendenza Archivistica della Regione Campania, Archivio Storico Comune di Salerno, Archivio Diocesano di Salerno-Campagna-Acerno, Archivio di Stato di Salerno. Archivi parrocchiali e privati. In particolare si ringraziano l’archivio Antonio Apicella, Telediocesi Salerno e Michele Mari per la realizzazione di altrettanti video sulle processioni e S. Matteo. “Tutto è nato per valorizzare un immenso patrimonio fotografico e documentario - spiega Vincenzo Pappalardo – commissario arcivescovile della Arciconfraternita del Carmine, il sodalizio laicale cui si deve l’ideazione dell’evento – il materiale raccolto e proposto in mostra è la dimostrazione di un grande lavoro di sinergia che siamo riusciti a compiere”.
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