“Matera, trasformazione urbana tra architettura e fotografia”
La presentazione del libro martedì 10 dicembre, alle ore 16.00, a Palazzo di Città
Data pubblicazione 06/12/2019
Martedì 10 dicembre, alle ore 16.00, al Salone dei Marmi del Comune di Salerno è in programma la presentazione del libro “Matera, trasformazione urbana tra architettura e fotografia” di Valentina Cirillo, edizione Delta 3.
Alla presentazione prenderanno parte: il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l'Assessore alla Cultura Antonia Willburger, il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Salerno Michele Brigante, l'autrice del libro l'architetto Valentina Cirillo, Maddalena Marselli della Soprintenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Area Metropolitana di Napoli, figlia del prof. Gilberto Antonio Marselli, noto socilogo meridionalista venuto a mancare lo scorso giugno, la docente dell'Università della Basilicata Paola D’Antonio, Presidente Corso di Laurea in Paesaggio, già Assessore ai Sassi Patrimonio Unesco città di Matera, Francesca Vera Romano, antropologa, dell'Università La Sapienza di Roma e l'architetto materano Emilia Olivieri.
L'evento, patrocinato dall'Ordine degli Ingegneri di Salerno, sarà presentato dal giornalistà salernitano Aniello Palumbo che coordinerà i vari interventi.
Il testo, la cui prefazione è stata scritta da Massimo Bignardi, Università di Siena e Direttore del Museo FRaC di Baronissi (SA), raccoglie foto storiche di Matera appartenenti all'archivio Marselli e che saranno esposte al Salone dei Marmi in occasione della presentazione e foto attuali della stessa autrice e dei fotografi salernitani Luisa D'Andria, Anna Izzo, Gerardo Morese, Francesca Siano, Domenico Solimeno e Marco Palumbo.
Inoltre il volume contiene un'intervista a Gilberto Antonio Marselli, un capitolo della D'Antonio e della Romano e un’appendice che si compone di contributi dell'arch. Olivieri e dell'arch. Gerardo Nappa, nonchè del "Contributo per l’evento al Museo FRaC” di Nicola Pagliara, quest'ultimo risalente al 2016, anno in cui la stessa autrice del librò organizzò, presso il Museo FRaC di Baronissi, la mostra fotografica e l'evento culturale "Matera, un viaggio nella società lucana tra architettura, fotografia e cinema" .
Tutto ciò rappresenta una ‘emozionante avventura’ che accompagna il lettore alla conoscenza di Matera e quindi del Mezzogiorno.
L’autrice descrive, difatti, una realtà un tempo ritratta da Carlo Levi nel suo "Cristo si è fermato a Eboli" e, nell'ultimo capitolo, apre lo sguardo alla Lucania tutta, in particolare alla città di Tricarico che ha dato i natali a Rocco Scotellaro e Aliano che ha accolto Levi durante il suo esilio.
Così, scorrendo le pagine, si finisce avvolti lungo una terra agreste, in cui i pascoli ed i boschi prevalevano sui pochi seminativi sparsi qua e là tra le Murge e le argille plioceniche. Emerge una testimonianza della forza condizionante dell’ambiente fisico nelle sue componenti idro-geologiche ed anche climatiche.
“Credo fermamente che la nostra terra non vada dimenticata e trascurata, ma amata e valorizzata, con tutto quello che la storia ci insegna e con tutto quello che il presente ci mostra. Dobbiamo quindi – ha ricordato l’autrice Valentina Cirillo – essere coscienti dei luoghi in cui viviamo e consapevoli di un passato che ci appartiene e che dovremmo imparare a custodire, per non lasciarci sopraffare dal presente. Potremmo, così, imparare a sognare anche meglio il nostro futuro e quello delle nostre città”.
Alla presentazione prenderanno parte: il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l'Assessore alla Cultura Antonia Willburger, il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Salerno Michele Brigante, l'autrice del libro l'architetto Valentina Cirillo, Maddalena Marselli della Soprintenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Area Metropolitana di Napoli, figlia del prof. Gilberto Antonio Marselli, noto socilogo meridionalista venuto a mancare lo scorso giugno, la docente dell'Università della Basilicata Paola D’Antonio, Presidente Corso di Laurea in Paesaggio, già Assessore ai Sassi Patrimonio Unesco città di Matera, Francesca Vera Romano, antropologa, dell'Università La Sapienza di Roma e l'architetto materano Emilia Olivieri.
L'evento, patrocinato dall'Ordine degli Ingegneri di Salerno, sarà presentato dal giornalistà salernitano Aniello Palumbo che coordinerà i vari interventi.
Il testo, la cui prefazione è stata scritta da Massimo Bignardi, Università di Siena e Direttore del Museo FRaC di Baronissi (SA), raccoglie foto storiche di Matera appartenenti all'archivio Marselli e che saranno esposte al Salone dei Marmi in occasione della presentazione e foto attuali della stessa autrice e dei fotografi salernitani Luisa D'Andria, Anna Izzo, Gerardo Morese, Francesca Siano, Domenico Solimeno e Marco Palumbo.
Inoltre il volume contiene un'intervista a Gilberto Antonio Marselli, un capitolo della D'Antonio e della Romano e un’appendice che si compone di contributi dell'arch. Olivieri e dell'arch. Gerardo Nappa, nonchè del "Contributo per l’evento al Museo FRaC” di Nicola Pagliara, quest'ultimo risalente al 2016, anno in cui la stessa autrice del librò organizzò, presso il Museo FRaC di Baronissi, la mostra fotografica e l'evento culturale "Matera, un viaggio nella società lucana tra architettura, fotografia e cinema" .
Tutto ciò rappresenta una ‘emozionante avventura’ che accompagna il lettore alla conoscenza di Matera e quindi del Mezzogiorno.
L’autrice descrive, difatti, una realtà un tempo ritratta da Carlo Levi nel suo "Cristo si è fermato a Eboli" e, nell'ultimo capitolo, apre lo sguardo alla Lucania tutta, in particolare alla città di Tricarico che ha dato i natali a Rocco Scotellaro e Aliano che ha accolto Levi durante il suo esilio.
Così, scorrendo le pagine, si finisce avvolti lungo una terra agreste, in cui i pascoli ed i boschi prevalevano sui pochi seminativi sparsi qua e là tra le Murge e le argille plioceniche. Emerge una testimonianza della forza condizionante dell’ambiente fisico nelle sue componenti idro-geologiche ed anche climatiche.
“Credo fermamente che la nostra terra non vada dimenticata e trascurata, ma amata e valorizzata, con tutto quello che la storia ci insegna e con tutto quello che il presente ci mostra. Dobbiamo quindi – ha ricordato l’autrice Valentina Cirillo – essere coscienti dei luoghi in cui viviamo e consapevoli di un passato che ci appartiene e che dovremmo imparare a custodire, per non lasciarci sopraffare dal presente. Potremmo, così, imparare a sognare anche meglio il nostro futuro e quello delle nostre città”.
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