Prorogata la mostra L'Enigma degli Avori medievali da Amalfi a Salerno
Le opere eburnee resteranno in esposizione fino al 4 maggio
Data pubblicazione 17/12/2007
Visto il successo di pubblico e critica, la Soprintendenza Bappsae di Salerno e Avellino ha chiesto ed ottenuto dai musei prestatori la proroga della mostra “L’Enigma degli avori medievali da Amalfi a Salerno” fino a tutto il lungo ponte del 1 maggio. Pertanto la chiusura della mostra, già prevista per il 30 aprile, avverrà il 4 maggio 2008. Per l’occasione saranno mantenuti gli orari festivi di apertura: 9.00 /13.00 – 15.00 / 19.00. Il catalogo della mostra sarà, invece, presentato il 5 maggio 2008 nel Salone “G. Bottiglieri” della Provincia di Salerno.
“L’ENIGMA DEGLI AVORI MEDIEVALI da Amalfi a Salerno”
Salerno, Museo Diocesano 20 dicembre 2007 – 30 aprile 2008
Una mostra e due itinerari dedicati alla scoperta della città medievale ricostruiscono un periodo storico che vide protagoniste, nel quadro artistico-culturale europeo, le città di Amalfi e Salerno.
La mostra – curata da Ferdinando Bologna - si propone di ricostruire un capitolo fondamentale dell'arte del Medioevo europeo al culmine della sua maturità: quello che, con riguardo particolare alla scultura in avorio, si svolse fra la fine del secolo XI e la prima metà del XII, nelle regioni italiane gravitanti sul Mediterraneo occidentale. Un capitolo dell’arte medievale che ebbe per sedi privilegiate dapprima il Ducato di Amalfi, quindi la città di Salerno ai tempi in cui questa ascese, con l'avvento di Roberto il Guiscardo, a centro creativo e punto di riferimento politico-culturale dei già vasti dominii normanni.
il nucleo della mostra è costituito dal complesso di sessantasette tavole e tavolette d'avorio scolpito, che si conservano nel Museo diocesano, appartenenti a un arredo liturgico di funzione e destinazione tuttora discusse, ma eseguito senza dubbi per la sede episcopale di Salerno. Tale insieme di bassorilievi ha subito nel tempo numerosi spostamenti, scomposizioni e ricomposizioni, da cui sono derivate anche dispersioni, vendite indubbiamente illecite e trasferimenti in sedi disparate.
scopo della mostra è: radunare intorno al nucleo principale conservato a Salerno anche tutti gli altri elementi oggi presenti in musei e collezioni del mondo; ricostruire l'ambito di risentimento e di diffusione degli indirizzi operanti nel monumento maggiore, sia sotto il rispetto tipologico che stilistico; giungere ad un'attendibile e realistica restituzione di ciò che dové essere l'area artistico-culturale di Amalfi sul finire del secolo XI.
La mostra si propone anche di integrare il quadro artistico amalfitano-salernitano, che troppo spesso si crede di carattere precipuamente liturgico-religioso e di esclusiva destinazione ecclesiastica, con la presentazione di alcuni importantissimi monumenti eburnei che hanno invece carattere puramente laico.
Di destinazione non meno signorile che ludica e d'ispirazione profana sono in particolare una selezione di rari e bellissimi pezzi di giuoco degli scacchi e una scelta di corni da caccia, solitamente detti "olifanti".
le opere in mostra provengono da: Berlino, Boston, Budapest, Londra, Maastricht, New York, Parigi, Rouen, San Pietroburgo, Vienna, Zaragoza, Zurigo, Bologna, Celano, Farfa, Firenze, Milano, Napoli, Montevergine, Venosa
La ricca iconografia presente nelle tavolette degli avori e i particolari architettonici in esse riportati hanno suggerito la realizzazione di due itinerari all'interno della città medievale per rintracciare ed interpretare i collegamenti e le suggestioni stilistiche e culturali del contesto storico in cui furono realizzate.
info: tel. 0892573 245 – 213 info@avorisalerno.it
ingresso libero tutti i giorni 9.00 / 17.00
l’iniziativa è promossa nell’ambito di: Campania, una terra alla luce del sole - Regione Campania Assessorato al Turismo e Beni Culturali Progetto Magnifico - MiBAC con il contributo del Comune di Salerno
l’iniziativa realizzata nell’ambito del POR Campania 2000/2006 misura 2.1
“L’ENIGMA DEGLI AVORI MEDIEVALI da Amalfi a Salerno”
Salerno, Museo Diocesano 20 dicembre 2007 – 30 aprile 2008
Una mostra e due itinerari dedicati alla scoperta della città medievale ricostruiscono un periodo storico che vide protagoniste, nel quadro artistico-culturale europeo, le città di Amalfi e Salerno.
La mostra – curata da Ferdinando Bologna - si propone di ricostruire un capitolo fondamentale dell'arte del Medioevo europeo al culmine della sua maturità: quello che, con riguardo particolare alla scultura in avorio, si svolse fra la fine del secolo XI e la prima metà del XII, nelle regioni italiane gravitanti sul Mediterraneo occidentale. Un capitolo dell’arte medievale che ebbe per sedi privilegiate dapprima il Ducato di Amalfi, quindi la città di Salerno ai tempi in cui questa ascese, con l'avvento di Roberto il Guiscardo, a centro creativo e punto di riferimento politico-culturale dei già vasti dominii normanni.
il nucleo della mostra è costituito dal complesso di sessantasette tavole e tavolette d'avorio scolpito, che si conservano nel Museo diocesano, appartenenti a un arredo liturgico di funzione e destinazione tuttora discusse, ma eseguito senza dubbi per la sede episcopale di Salerno. Tale insieme di bassorilievi ha subito nel tempo numerosi spostamenti, scomposizioni e ricomposizioni, da cui sono derivate anche dispersioni, vendite indubbiamente illecite e trasferimenti in sedi disparate.
scopo della mostra è: radunare intorno al nucleo principale conservato a Salerno anche tutti gli altri elementi oggi presenti in musei e collezioni del mondo; ricostruire l'ambito di risentimento e di diffusione degli indirizzi operanti nel monumento maggiore, sia sotto il rispetto tipologico che stilistico; giungere ad un'attendibile e realistica restituzione di ciò che dové essere l'area artistico-culturale di Amalfi sul finire del secolo XI.
La mostra si propone anche di integrare il quadro artistico amalfitano-salernitano, che troppo spesso si crede di carattere precipuamente liturgico-religioso e di esclusiva destinazione ecclesiastica, con la presentazione di alcuni importantissimi monumenti eburnei che hanno invece carattere puramente laico.
Di destinazione non meno signorile che ludica e d'ispirazione profana sono in particolare una selezione di rari e bellissimi pezzi di giuoco degli scacchi e una scelta di corni da caccia, solitamente detti "olifanti".
le opere in mostra provengono da: Berlino, Boston, Budapest, Londra, Maastricht, New York, Parigi, Rouen, San Pietroburgo, Vienna, Zaragoza, Zurigo, Bologna, Celano, Farfa, Firenze, Milano, Napoli, Montevergine, Venosa
La ricca iconografia presente nelle tavolette degli avori e i particolari architettonici in esse riportati hanno suggerito la realizzazione di due itinerari all'interno della città medievale per rintracciare ed interpretare i collegamenti e le suggestioni stilistiche e culturali del contesto storico in cui furono realizzate.
info: tel. 0892573 245 – 213 info@avorisalerno.it
ingresso libero tutti i giorni 9.00 / 17.00
l’iniziativa è promossa nell’ambito di: Campania, una terra alla luce del sole - Regione Campania Assessorato al Turismo e Beni Culturali Progetto Magnifico - MiBAC con il contributo del Comune di Salerno
l’iniziativa realizzata nell’ambito del POR Campania 2000/2006 misura 2.1
Per informazioni
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Allegati
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A cura di
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Informazioni
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Luoghi
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