Rassegna di teatro e danza “Atelier – Spazio performativo”
Spettacoli in programma dal 4 dicembre al 5 febbraio. Si parte con "Il Distratto" del Teatro Grimaldello
Data pubblicazione 02/12/2016
Inizia domenica 4 dicembre la VII edizione di “Atelier – Spazio performativo”, rassegna di teatro e danza, con la direzione artistica di Artestudio – Teatro Grimaldello, di Antonio Grimaldi, concept e coordinamento a cura di Loredana Mutalipassi. In scena al Teatro Nuovo di Salerno (Via Laspro) alle ore 19 il Teatro Grimaldello presenta “Il distratto”, liberamente ispirato a S. Beckett, regia di Antonio Grimaldi. La messa in scena, pur riproponendo la struttura narrativa e i personaggi principali, non segue l’andamento del copione ma gioca col tempo e con lo spazio, rendendo i personaggi metafore del mondo contemporaneo. Vladimiro ed Estragone escono dal grigio mondo beckettiano, vengono catapultati in un mondo colorato e sfavillante che li distrae continuamente dalle domande di fondo. Due idioti moderni, che all’emergere del dubbio spostano lo sguardo verso l’immagine dorata di un mondo illusorio. “Il distratto” è il primo spettacolo della rassegna che prevede sei rappresentazioni domenicali fino a fine febbraio.
La rassegna, ideata e diretta da Loredana Mutalipassi (Artestudio) con la co-direzione di Antonio Grimaldi (Il Grimaldello), presentata dal Teatro Nuovo di Salerno (via Valerio Laspro) dal 4 dicembre 2016 al 28 febbraio 2017 e patrocinata dal Comune di Salerno, si propone di ampliare sempre più l'orizzonte dello spazio teatrale inteso come luogo del corpo dell'attore nella sua totalità; una dimensione nella quale spazio e tempo siano profondamente correlati e traslati dalla sensibilità rappresentativa degli interpreti.
Caratteristica fondamentale di ATELIER, spazio performativo, è la dimensione della formazione: l'atelier, quello dei pittori e degli scultori, ma anche delle sartorie, è il luogo deputato alla “costruzione”, alla creazione del veicolo espressivo attraverso il quale si produce proprio materialmente l' “opera”. L'idea di fondo è proprio la formazione, il ritorno ad una visione educativa del teatro in senso lato, non soltanto nella fruizione (com'era presso Greci e Romani) ma nel suo stesso processo creativo, nei codici che ne sono alla base, nelle tecniche attraverso le quali si esprime e che costituiscono il “linguaggio non-verbale” o una verbalità che si trascende attraverso il corpo dell'attore stesso.
La proposta risponde all’obiettivo, profondamente univoco, della ricerca, da parte di registi, coreografi e interpreti di mettere in scena “il corpo” che attraverso la sua stessa materialità ri-crea la realtà e la offre al pubblico, sempre più esso stesso interprete e chiamato ad agire e non ad essere agito da ciò che prende vita sulle assi del palcoscenico.
Il laboratorio di ATELIER, quest’anno affidato ad Anna Redi - dancing coach, attualmente impegnata accanto a Stefano Accorsi sull'ultimo set di Castellitto - con “L’attore che danza” si propone a danzatori, attori, studenti come spazio alternativo, ma non esclusivo, all’ interno del quale approcciare o approfondire l’arte performativa, o meglio la forma rappresentativa risalente agli anni Sessanta, legata alla riscoperta del corpo dell’attore da parte del teatro novecentesco. In particolare, attraverso l’incontro con artisti di rilievo internazionale nell’ambito della danza e del teatro Atelier si pone l’obiettivo di individuare, potenziare e raffinare le possibilità espressive del corpo sperimentandone la duttilità e migliorandone la qualità.
Nelle scorse edizioni, l’evento, nato nel 2010, ha visto alternarsi sul palco del Teatro Nuovo di Salerno, per la sezione laboratori: Max Luna III, primo ballerino Alvin Ailey American Dance Theatre e direttore del Reale Balletto delle Filippine, docente di tecnica Horton; Joseph Fontano danzatore con Martha Graham e docente di tecnica contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza – Roma; Ricky Bonavita, direttore della Compagnia Excursus, docente di tecnica contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza; Theresa Ruth Howard, già prima ballerina del Dance Theatre of Harlem, attualmente docente di tecnica classica presso The Ailey School di New York; Luc Bouy, già danzatore di Mats Ek, coreografo e direttore di livello internazionale, con la sua compagnia Dansepartout; Elisa Barucchieri, fondatrice e direttrice di Res Extensa; Giorgio Rossi, fondatore e direttore artistico di Sosta Palmizi.
PROGRAMMA
Per la VII edizione di ATELIER, sei proposte: tre spettacoli “teatrali” con Teatro Grimaldello, Antonietta Capriglione e Abito in Scena, e tre proposte di teatro-danza con la partecipazione della Company_Contemporaneo del Liceo Coreutico Alfano I, Alessandra Fabbri, e Il Segreto del mondo di e con Anna Redi, alla quale è anche affidato il seminario 2017. Nel corso della rassegna sarà possibile partecipare agli incontri e videoconferenze con Marilena Riccio, direttore artistico de Il Coreografo Elettronico, concorso di video danza di rilievo internazionale.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 19.00
Abbonamento € 45 ; singolo spettacolo € 10
Info e prenotazioni: 089 220886 (botteghino Teatro Nuovo); 347 4016291; 331 8029416; artestudio.sa@alice.it
Domenica 4 dicembre
Teatro Grimaldello
IL DISTRATTO liberamente ispirato a S. Beckett
Regia di Antonio Grimaldi
La messa in scena, pur riproponendo la struttura narrativa e i personaggi principali, non segue l'andamento del copione ma gioca col tempo e con lo spazio, rendendo i personaggi metafore del mondo contemporaneo. Vladimiro ed Estragone escono dal grigio mondo beckettiano, vengono catapultati in un mondo colorato e sfavillante che li distrae continuamente dalle domande di fondo. Due idioti moderni, che all'emergere del dubbio spostano lo sguardo verso l'immagine dorata di un mondo illusorio.
Domenica 8 gennaio
Capriglione.Limodio
PIAF: BLACK WITHOUT WINGS
di Maria Sole Limodio
Piaf è un battito, è un esperimento sul volo. Un'indagine sulla schiena dell'uomo senza ali, una riflessione sul potere umano della canzone, sulla bellezza dell'inferno. L'anima e l'animalità del personaggio evocato, convocato, esalta il volo basso dei passerotti leggeri e non quello rapace e tracotante degli sparvieri.
Domenica 22 gennaio
Abito In Scena
ASHES TO ASHES-CENERI ALLE CENERI da H. Pinter
Regia di Leonardo Pietrafesa
In Ceneri alle Ceneri ogni parola, ogni concetto non è mai fine a se stesso ma anticipa quello che sta avvenendo, in tempo reale. Nel percorso, che consideriamo ancora in itinere, siamo partiti da un’idea: due attori che affrontano il testo, che provano, che interpretano i personaggi, personaggi che sfuggono volutamente alla loro definizione completa e non solo per delle apparenti ambiguità ma per quegli aspetti misteriosi e mai risolti che sono propri del lavoro di Pinter.
Domenica 5 febbraio
Anna Redi
IL SEGRETO DEL MONDO
Di e con Anna Redi, Manuela Fiscarelli
Due Attrici, come un gruppo di Narratori, non parlano di Sè Stesse.
Siamo davanti ad un Oceano e loro Devono narrare storie di Anonimi. Altrimenti le onde si ribellano e fanno cadere la roccia sulla quale sono sedute. Sulla quale anche chi ascolta sta seduto. Le onde ci fanno cadere.
Farsi nebbia, diventare come una torre crivellata di buchi in cui si riversano venti che portano messaggi lontani, partire da un silenzio vivo, abitato, pieno, per lasciare apparire solo Storie che ci sembra sia necessario raccontare adesso.
Domenica 12 febbraio
Company_Contemporaneo Alfano I
NESSUNO
coreografie di Annarita Pasculli
Nessuno motore drammaturgico: l'uomo in tutte le sue sfaccettature attraverso un'attitudine estetica che tende verso il concetto pirandelliano della frantumazione dell'IO. Tutto è relativo, persino la gente, le opinioni, la personalità di un individuo, perfino quello che credi di essere perchè: QUANDO UNO VIVE, VIVE E NON SI VEDE.
Domenica 26 febbraio
Alessandra Fabbri
LOVE SONGS
di e con Alessandra Fabbri
(…) una sorta di monologo coreografico che è esso stesso una serenata impossibile, un luogo della mente dove confluiscono suoni, immagini e pensieri legati ad amori finiti e amori da cominciare, storie vissute e storie immaginate, desideri violenti e delusioni roventi, e dove l'autobiografia cerca di incontrare la condivisione collettiva, umana e nell'essere umana sicuramente anche animale, primordiale, originaria.
Sezione laboratorio, 3-4-5 febbraio
Anna Redi
L'ATTORE CHE DANZA, workshop di teatro danza
(seminario condotto da Anna Redi, a numero chiuso – prenotazione obbligatoria)
Le performance cominciano tutte con una verità, un impulso interiore che muove i performer all’azione attraverso l’uso del corpo e della voce. Quando sono in buona connessione, parola e movimento rivelano attimi di realtà interiore. Ma quando non sono in connessione, le parole sembrano imposte dall’impulso e le azioni sono come bloccate.
La rassegna, ideata e diretta da Loredana Mutalipassi (Artestudio) con la co-direzione di Antonio Grimaldi (Il Grimaldello), presentata dal Teatro Nuovo di Salerno (via Valerio Laspro) dal 4 dicembre 2016 al 28 febbraio 2017 e patrocinata dal Comune di Salerno, si propone di ampliare sempre più l'orizzonte dello spazio teatrale inteso come luogo del corpo dell'attore nella sua totalità; una dimensione nella quale spazio e tempo siano profondamente correlati e traslati dalla sensibilità rappresentativa degli interpreti.
Caratteristica fondamentale di ATELIER, spazio performativo, è la dimensione della formazione: l'atelier, quello dei pittori e degli scultori, ma anche delle sartorie, è il luogo deputato alla “costruzione”, alla creazione del veicolo espressivo attraverso il quale si produce proprio materialmente l' “opera”. L'idea di fondo è proprio la formazione, il ritorno ad una visione educativa del teatro in senso lato, non soltanto nella fruizione (com'era presso Greci e Romani) ma nel suo stesso processo creativo, nei codici che ne sono alla base, nelle tecniche attraverso le quali si esprime e che costituiscono il “linguaggio non-verbale” o una verbalità che si trascende attraverso il corpo dell'attore stesso.
La proposta risponde all’obiettivo, profondamente univoco, della ricerca, da parte di registi, coreografi e interpreti di mettere in scena “il corpo” che attraverso la sua stessa materialità ri-crea la realtà e la offre al pubblico, sempre più esso stesso interprete e chiamato ad agire e non ad essere agito da ciò che prende vita sulle assi del palcoscenico.
Il laboratorio di ATELIER, quest’anno affidato ad Anna Redi - dancing coach, attualmente impegnata accanto a Stefano Accorsi sull'ultimo set di Castellitto - con “L’attore che danza” si propone a danzatori, attori, studenti come spazio alternativo, ma non esclusivo, all’ interno del quale approcciare o approfondire l’arte performativa, o meglio la forma rappresentativa risalente agli anni Sessanta, legata alla riscoperta del corpo dell’attore da parte del teatro novecentesco. In particolare, attraverso l’incontro con artisti di rilievo internazionale nell’ambito della danza e del teatro Atelier si pone l’obiettivo di individuare, potenziare e raffinare le possibilità espressive del corpo sperimentandone la duttilità e migliorandone la qualità.
Nelle scorse edizioni, l’evento, nato nel 2010, ha visto alternarsi sul palco del Teatro Nuovo di Salerno, per la sezione laboratori: Max Luna III, primo ballerino Alvin Ailey American Dance Theatre e direttore del Reale Balletto delle Filippine, docente di tecnica Horton; Joseph Fontano danzatore con Martha Graham e docente di tecnica contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza – Roma; Ricky Bonavita, direttore della Compagnia Excursus, docente di tecnica contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza; Theresa Ruth Howard, già prima ballerina del Dance Theatre of Harlem, attualmente docente di tecnica classica presso The Ailey School di New York; Luc Bouy, già danzatore di Mats Ek, coreografo e direttore di livello internazionale, con la sua compagnia Dansepartout; Elisa Barucchieri, fondatrice e direttrice di Res Extensa; Giorgio Rossi, fondatore e direttore artistico di Sosta Palmizi.
PROGRAMMA
Per la VII edizione di ATELIER, sei proposte: tre spettacoli “teatrali” con Teatro Grimaldello, Antonietta Capriglione e Abito in Scena, e tre proposte di teatro-danza con la partecipazione della Company_Contemporaneo del Liceo Coreutico Alfano I, Alessandra Fabbri, e Il Segreto del mondo di e con Anna Redi, alla quale è anche affidato il seminario 2017. Nel corso della rassegna sarà possibile partecipare agli incontri e videoconferenze con Marilena Riccio, direttore artistico de Il Coreografo Elettronico, concorso di video danza di rilievo internazionale.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle 19.00
Abbonamento € 45 ; singolo spettacolo € 10
Info e prenotazioni: 089 220886 (botteghino Teatro Nuovo); 347 4016291; 331 8029416; artestudio.sa@alice.it
Domenica 4 dicembre
Teatro Grimaldello
IL DISTRATTO liberamente ispirato a S. Beckett
Regia di Antonio Grimaldi
La messa in scena, pur riproponendo la struttura narrativa e i personaggi principali, non segue l'andamento del copione ma gioca col tempo e con lo spazio, rendendo i personaggi metafore del mondo contemporaneo. Vladimiro ed Estragone escono dal grigio mondo beckettiano, vengono catapultati in un mondo colorato e sfavillante che li distrae continuamente dalle domande di fondo. Due idioti moderni, che all'emergere del dubbio spostano lo sguardo verso l'immagine dorata di un mondo illusorio.
Domenica 8 gennaio
Capriglione.Limodio
PIAF: BLACK WITHOUT WINGS
di Maria Sole Limodio
Piaf è un battito, è un esperimento sul volo. Un'indagine sulla schiena dell'uomo senza ali, una riflessione sul potere umano della canzone, sulla bellezza dell'inferno. L'anima e l'animalità del personaggio evocato, convocato, esalta il volo basso dei passerotti leggeri e non quello rapace e tracotante degli sparvieri.
Domenica 22 gennaio
Abito In Scena
ASHES TO ASHES-CENERI ALLE CENERI da H. Pinter
Regia di Leonardo Pietrafesa
In Ceneri alle Ceneri ogni parola, ogni concetto non è mai fine a se stesso ma anticipa quello che sta avvenendo, in tempo reale. Nel percorso, che consideriamo ancora in itinere, siamo partiti da un’idea: due attori che affrontano il testo, che provano, che interpretano i personaggi, personaggi che sfuggono volutamente alla loro definizione completa e non solo per delle apparenti ambiguità ma per quegli aspetti misteriosi e mai risolti che sono propri del lavoro di Pinter.
Domenica 5 febbraio
Anna Redi
IL SEGRETO DEL MONDO
Di e con Anna Redi, Manuela Fiscarelli
Due Attrici, come un gruppo di Narratori, non parlano di Sè Stesse.
Siamo davanti ad un Oceano e loro Devono narrare storie di Anonimi. Altrimenti le onde si ribellano e fanno cadere la roccia sulla quale sono sedute. Sulla quale anche chi ascolta sta seduto. Le onde ci fanno cadere.
Farsi nebbia, diventare come una torre crivellata di buchi in cui si riversano venti che portano messaggi lontani, partire da un silenzio vivo, abitato, pieno, per lasciare apparire solo Storie che ci sembra sia necessario raccontare adesso.
Domenica 12 febbraio
Company_Contemporaneo Alfano I
NESSUNO
coreografie di Annarita Pasculli
Nessuno motore drammaturgico: l'uomo in tutte le sue sfaccettature attraverso un'attitudine estetica che tende verso il concetto pirandelliano della frantumazione dell'IO. Tutto è relativo, persino la gente, le opinioni, la personalità di un individuo, perfino quello che credi di essere perchè: QUANDO UNO VIVE, VIVE E NON SI VEDE.
Domenica 26 febbraio
Alessandra Fabbri
LOVE SONGS
di e con Alessandra Fabbri
(…) una sorta di monologo coreografico che è esso stesso una serenata impossibile, un luogo della mente dove confluiscono suoni, immagini e pensieri legati ad amori finiti e amori da cominciare, storie vissute e storie immaginate, desideri violenti e delusioni roventi, e dove l'autobiografia cerca di incontrare la condivisione collettiva, umana e nell'essere umana sicuramente anche animale, primordiale, originaria.
Sezione laboratorio, 3-4-5 febbraio
Anna Redi
L'ATTORE CHE DANZA, workshop di teatro danza
(seminario condotto da Anna Redi, a numero chiuso – prenotazione obbligatoria)
Le performance cominciano tutte con una verità, un impulso interiore che muove i performer all’azione attraverso l’uso del corpo e della voce. Quando sono in buona connessione, parola e movimento rivelano attimi di realtà interiore. Ma quando non sono in connessione, le parole sembrano imposte dall’impulso e le azioni sono come bloccate.
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