"Una unica grande opera...Salerno"
Fino al 23 febbraio in esposizione al Complesso di Santa Sofia la trasformazione urbana di Salerno
Data pubblicazione 06/02/2014
Sabato 8 febbraio, alle ore 11.30, presso il Complesso Monumentale di Santa Sofia, il Sindaco di Salerno e Vice Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca ha inaugurato la mostra "Una Unica Grande opera… Salerno".
"Per noi è un momento di grande gioia e di grande soddisfazione - ha dichiarato entusiasta il primo cittadino - Io considero questa mostra il punto di svolta culturale della città di Salerno. Questa iniziativa pensata, organizzata, voluta da gruppi di volontari, da tecnici, da giovani architetti della nostra città, che hanno deciso di giocare un ruolo di cittadinanza attiva in un momento decisivo dello sviluppo di Salerno, è una svolta storica per la città di Salerno: è l'equivalente culturale della trasformazione fisica in atto nella nostra città.
Sono convinto che la libertà si difende con la libertà, che la cultura si difende con la cultura, non con l'autoritarismo o con la chiusura; e sono convinto che perfino le campagne strumentali vanno combattute con la cultura e la libertà. Si deve rispondere ad elementi di deformazione della realtà presentando la realtà per quella che è, perché siamo convinti che la realtà sarà più forte di tutto. Come si farà a parlare di paesaggio quando si vedranno le immagini di come era l'area su cui sorgerà Piazza della Libertà? Chi potrà non vedere che quell'opera significherà estendere il lungomare di Salerno per altri 500 metri in un'area nella quale la città moriva? Siamo noi che stiamo restituendo pezzi di città all'ambiente, al paesaggio, al godimento dei cittadini in un quadro di grande qualità architettonica.
Noi stiamo disegnando questa città perché siamo convinti che oggi la trasformazione urbana è l'unica occasione di crescita economica di una città. Vogliamo avere l'ambizione di fare di Salerno quello che sono state Barcellona, Bilbao, Valencia, Berlino, Parigi, Londra, ovviamente in proporzione alle dimensioni e agli equilibri di Salerno, in un paese nel quale è impossibile pensare la trasformazione urbana e realizzarla.
A marzo organizzeremo una manifestazione nazionale, alla quale parteciperanno Ricardo Bofill e il meglio della cultura urbanistica, architettonica e ingegneristica d'Italia. Vogliamo aprire un dibattito nazionale e vogliamo elaborare la carta di Salerno, cioè la carta del rinnovo urbano, un documento sulla trasformazione urbana, sull'equilibrio tra passato, presente e futuro, tra trasformazione e conservazione del paesaggio esistente. Vogliamo far partire da Salerno una svolta culturale profonda, che faccia in modo che l'Italia possa essere un paese orgoglioso e geloso del proprio passato, ma anche aperto verso il futuro e liberato da quella sottocultura della mummificazione che la sta facendo morire.
Tutto ciò che facciamo - ha concluso il Sindaco De Luca - lo facciamo per i nostri giovani perché significa, innanzitutto, lavoro e opportunità di vita".
LA MOSTRA
"Una Unica Grande opera… Salerno", che resterà in esposizione fino al 23 febbraio, nasce come evento di comunicazione con il semplice compito, ma solo apparentemente, di voler spiegare alle famiglie, ai giovani, a tutta quella cittadinanza a cui ancora non è ancora chiara la trasformazione avvenuta sotto i loro occhi, quali siano le enormi possibilità che questa trasformazione stessa, sia in grado di portare nel futuro visto in una prospettiva di benessere, di possibilità di lavoro e di crescita culturale e sociale.
L’evento nasce dall’osservazione e dalla consapevolezza che nell’enorme lavoro urbanistico effettuato, l’informazione verso l’uomo comune, quella semplice, quella diretta, quella che veramente può interessare al cittadino, sembrava in qualche modo venuta meno.
Nasce così l’evento di comunicazione che si divide in più aspetti e che intende trasferire, attraverso le parole, le scenografie, le proiezioni dinamiche emozionali, i plastici, i render, le foto, i filmati, ed una serie di laboratori pratici, quali siano le potenzialità di questa città e del percorso intrapreso più di venti anni fa.
L’evento si divide in più punti. La parte lche sarà ospitata presso l'ex Chiesa dell'Addolorata sarà utilizzata per emozionare e informare sulla trasformazione avvenuta e che avverrà lungo tutta la fascia litoranea. Tre proiezioni dinamiche legate al mondo del mare, quattro plastici, tra cui Il Fronte del Mare e la Stazione Marittima di Zaha Hadid, quattro accoglienti postazioni dove, attraverso un gioco di attrazione visiva, saranno proiettati, 6 filmati a rotazione, una scenografia fatta di totem cartonati che accoglieranno ed accompagneranno, insieme a noi organizzatori, le persone nel comprendere e nell’approfondire. Tutto con una serie di frasi e parole stampate che stuzzicheranno e daranno spazio alla fase di comprensione.
Al primo piano, il messaggio sarà simile ma con una scenografia completamente diversa, con 10 filmati nuovi, con un allestimento più semplice ma più diretto, con un gioco di parole continuo che lasceranno meno spazio all’immaginazione ma più spazio alla comunicazione evidente. In questo spazio la parte visivo/fotografica sarà al centro e potrà evidenziarsi, in modo profondo, il prima, il durante ed il dopo di questa città. L’argomento sarà la LungoIrno e tutte le opere che sono state realizzate lungo questo asse, Lungoirno che ha rappresentato la vera soluzione urbanistica di Salerno. Pannelli esplicativi saranno presenti lungo tutto il percorso che serviranno a soffermarsi sui punti che di volta in volta, si troveranno più interessanti.
Grande attenzione, nei due piani, sarà data alla parte visiva di quello che era prima la città, poiché spesso la memoria non permette di evidenziare la reale trasformazione. Nel secondo piano invece saranno realizzati 8 laboratori che porteranno in evidenza le potenzialità lavorative susseguenti a questa trasformazione, non dimenticando mai la vocazione turistica di Salerno. Dalle nuove attività portuali a quelle logistiche, a quelle di servizio, a quelle creative oltre a mettere in evidenza, naturalmente, le caratteristiche enogastronomiche del territorio, che il turismo potrà valorizzare come logico riferimento.
"Per noi è un momento di grande gioia e di grande soddisfazione - ha dichiarato entusiasta il primo cittadino - Io considero questa mostra il punto di svolta culturale della città di Salerno. Questa iniziativa pensata, organizzata, voluta da gruppi di volontari, da tecnici, da giovani architetti della nostra città, che hanno deciso di giocare un ruolo di cittadinanza attiva in un momento decisivo dello sviluppo di Salerno, è una svolta storica per la città di Salerno: è l'equivalente culturale della trasformazione fisica in atto nella nostra città.
Sono convinto che la libertà si difende con la libertà, che la cultura si difende con la cultura, non con l'autoritarismo o con la chiusura; e sono convinto che perfino le campagne strumentali vanno combattute con la cultura e la libertà. Si deve rispondere ad elementi di deformazione della realtà presentando la realtà per quella che è, perché siamo convinti che la realtà sarà più forte di tutto. Come si farà a parlare di paesaggio quando si vedranno le immagini di come era l'area su cui sorgerà Piazza della Libertà? Chi potrà non vedere che quell'opera significherà estendere il lungomare di Salerno per altri 500 metri in un'area nella quale la città moriva? Siamo noi che stiamo restituendo pezzi di città all'ambiente, al paesaggio, al godimento dei cittadini in un quadro di grande qualità architettonica.
Noi stiamo disegnando questa città perché siamo convinti che oggi la trasformazione urbana è l'unica occasione di crescita economica di una città. Vogliamo avere l'ambizione di fare di Salerno quello che sono state Barcellona, Bilbao, Valencia, Berlino, Parigi, Londra, ovviamente in proporzione alle dimensioni e agli equilibri di Salerno, in un paese nel quale è impossibile pensare la trasformazione urbana e realizzarla.
A marzo organizzeremo una manifestazione nazionale, alla quale parteciperanno Ricardo Bofill e il meglio della cultura urbanistica, architettonica e ingegneristica d'Italia. Vogliamo aprire un dibattito nazionale e vogliamo elaborare la carta di Salerno, cioè la carta del rinnovo urbano, un documento sulla trasformazione urbana, sull'equilibrio tra passato, presente e futuro, tra trasformazione e conservazione del paesaggio esistente. Vogliamo far partire da Salerno una svolta culturale profonda, che faccia in modo che l'Italia possa essere un paese orgoglioso e geloso del proprio passato, ma anche aperto verso il futuro e liberato da quella sottocultura della mummificazione che la sta facendo morire.
Tutto ciò che facciamo - ha concluso il Sindaco De Luca - lo facciamo per i nostri giovani perché significa, innanzitutto, lavoro e opportunità di vita".
LA MOSTRA
"Una Unica Grande opera… Salerno", che resterà in esposizione fino al 23 febbraio, nasce come evento di comunicazione con il semplice compito, ma solo apparentemente, di voler spiegare alle famiglie, ai giovani, a tutta quella cittadinanza a cui ancora non è ancora chiara la trasformazione avvenuta sotto i loro occhi, quali siano le enormi possibilità che questa trasformazione stessa, sia in grado di portare nel futuro visto in una prospettiva di benessere, di possibilità di lavoro e di crescita culturale e sociale.
L’evento nasce dall’osservazione e dalla consapevolezza che nell’enorme lavoro urbanistico effettuato, l’informazione verso l’uomo comune, quella semplice, quella diretta, quella che veramente può interessare al cittadino, sembrava in qualche modo venuta meno.
Nasce così l’evento di comunicazione che si divide in più aspetti e che intende trasferire, attraverso le parole, le scenografie, le proiezioni dinamiche emozionali, i plastici, i render, le foto, i filmati, ed una serie di laboratori pratici, quali siano le potenzialità di questa città e del percorso intrapreso più di venti anni fa.
L’evento si divide in più punti. La parte lche sarà ospitata presso l'ex Chiesa dell'Addolorata sarà utilizzata per emozionare e informare sulla trasformazione avvenuta e che avverrà lungo tutta la fascia litoranea. Tre proiezioni dinamiche legate al mondo del mare, quattro plastici, tra cui Il Fronte del Mare e la Stazione Marittima di Zaha Hadid, quattro accoglienti postazioni dove, attraverso un gioco di attrazione visiva, saranno proiettati, 6 filmati a rotazione, una scenografia fatta di totem cartonati che accoglieranno ed accompagneranno, insieme a noi organizzatori, le persone nel comprendere e nell’approfondire. Tutto con una serie di frasi e parole stampate che stuzzicheranno e daranno spazio alla fase di comprensione.
Al primo piano, il messaggio sarà simile ma con una scenografia completamente diversa, con 10 filmati nuovi, con un allestimento più semplice ma più diretto, con un gioco di parole continuo che lasceranno meno spazio all’immaginazione ma più spazio alla comunicazione evidente. In questo spazio la parte visivo/fotografica sarà al centro e potrà evidenziarsi, in modo profondo, il prima, il durante ed il dopo di questa città. L’argomento sarà la LungoIrno e tutte le opere che sono state realizzate lungo questo asse, Lungoirno che ha rappresentato la vera soluzione urbanistica di Salerno. Pannelli esplicativi saranno presenti lungo tutto il percorso che serviranno a soffermarsi sui punti che di volta in volta, si troveranno più interessanti.
Grande attenzione, nei due piani, sarà data alla parte visiva di quello che era prima la città, poiché spesso la memoria non permette di evidenziare la reale trasformazione. Nel secondo piano invece saranno realizzati 8 laboratori che porteranno in evidenza le potenzialità lavorative susseguenti a questa trasformazione, non dimenticando mai la vocazione turistica di Salerno. Dalle nuove attività portuali a quelle logistiche, a quelle di servizio, a quelle creative oltre a mettere in evidenza, naturalmente, le caratteristiche enogastronomiche del territorio, che il turismo potrà valorizzare come logico riferimento.
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