Vincenzo Salemme apre la stagione di prosa del Verdi
"Una festa esagerata" in scena dal 1° al 4 dicembre
Data pubblicazione 28/11/2016
Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno - Apertura Stagione di prosa 2016-2017
Da giovedì 1 dicembre a sabato 3 dicembre (ore 21) e domenica 4 dicembre (ore 18.30):
UNA FESTA ESAGERATA!
una nuova commedia scritta, diretta e interpretata da VINCENZO SALEMME
con
NICOLA ACUNZO
VINCENZO BORRINO
ANTONELLA CIOLI
SERGIO D'AURIA
TERESA DEL VECCHIO
ANTONIO GUERRIERO
GIOVANNI RIBO'
MIREA FLAVIA STELLATO
scene Alessandro Chiti
costumi Francesca Romana Scudiero
musiche Antonio Boccia
disegno luci Francesco Adinolf
NOTE SULLO SPETTACOLO
Una festa esagerata! nasce da un'idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell'animo umano. Non dell'umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito "piccola borghesia". Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell'ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle "chiacchiere", alle "voci", ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, perché io vedo la nostra enorme piccola borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda.
Non è la prima volta che questo ventre antico del nostro paese viene messo in commedia, ma l'idea dalla quale parto mi sembra molto efficace in questo momento storico fatto di conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali. La barbarie, temo, nasconda sempre dietro un alibi. Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l'altro. Ma quel che temo ancora di più é l'odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione.
Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene.
Da giovedì 1 dicembre a sabato 3 dicembre (ore 21) e domenica 4 dicembre (ore 18.30):
UNA FESTA ESAGERATA!
una nuova commedia scritta, diretta e interpretata da VINCENZO SALEMME
con
NICOLA ACUNZO
VINCENZO BORRINO
ANTONELLA CIOLI
SERGIO D'AURIA
TERESA DEL VECCHIO
ANTONIO GUERRIERO
GIOVANNI RIBO'
MIREA FLAVIA STELLATO
scene Alessandro Chiti
costumi Francesca Romana Scudiero
musiche Antonio Boccia
disegno luci Francesco Adinolf
NOTE SULLO SPETTACOLO
Una festa esagerata! nasce da un'idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell'animo umano. Non dell'umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito "piccola borghesia". Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell'ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle "chiacchiere", alle "voci", ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, perché io vedo la nostra enorme piccola borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda.
Non è la prima volta che questo ventre antico del nostro paese viene messo in commedia, ma l'idea dalla quale parto mi sembra molto efficace in questo momento storico fatto di conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali. La barbarie, temo, nasconda sempre dietro un alibi. Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l'altro. Ma quel che temo ancora di più é l'odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione.
Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone. Che si rispettano e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene.
Per informazioni
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Allegati
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A cura di
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Informazioni
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Luoghi
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