XXVIII Congresso Nazionale INU
24-26 ottobre, Palazzo di Città e Complesso di Santa Sofia
Data pubblicazione 23/10/2013
Mercoledì 23 ottobre, presso il Palazzo di Città, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del XXVIII Congresso nazionale dell’Istituto nazionale di Urbanistica Il Congresso si svolgerà dal 24 al 26 ottobre a Salerno, a Palazzo di Città e al Complesso di Santa Sofia.
Oltre a rinnovare le cariche istituzionali il Congresso Inu servirà a fare il punto sullo stato dell’arte della pratica del governo del territorio nel nostro Paese e a lanciare nuove proposte. I temi dei lavori del Congresso sono riassunti dal titolo: “Città come motore dello sviluppo del Paese”. il Congresso ospiterà tra l'altro una tavola rotonda di confronto con le associazioni e gli Ordini professionali, tra cui Legambiente, l'Ance e il Consiglio nazionale dei geologi (giovedì 24 ottobre). Al Congresso Inu interverranno il sindaco di Salerno e viceministro delle Infrastrutture Vincenzo De Luca (24 ottobre) e il ministro della Coesione territoriale Carlo Trigilia (25 ottobre).
"La scelta di Salerno quale sede del Congresso INU - ha dichiarato il Sindaco e Vice Ministro De Luca nel corso della conferenza stampa di presentazione - è un riconoscimento del lavoro svolto in questa città nel campo della trasformazione urbana. Sarà questa un'occasione importante per riflettere sul campo sui processi di trasformazione urbana e su diverse questioni ad essa connesse".
Come già spiegato in occasione dell'inaugurazione della III Rassegna Urbanistica Regionale, il primo cittadino ha posto l'accento sul ruolo centrale della trasformazione urbana nell'ottica del rilancio dell'economia italiana.
"Nelle città - ha spiegato il Vice Ministro - c'è sempre domanda di infrastrutture, servizi e qualità urbana; bisogna, però, essere in grado di intercettare questa domanda. Perché ciò avvenga, è innanzitutto necessario rimuovere il blocco normativo che paralizza l'attività amministrativa e dunque sintonizzarsi con le procedure ed i tempi europei e mondiali. Si deve, poi, affrontare la questione delle risorse disponibili. In 5 anni è cambiato il mondo e ora la parte pubblica non ha più risorse: si devono, dunque, affrontare senza ideologismi temi come l'apertura ai capitali privati e l'uso dei fondi europei. E, ancora, bisogna risolvere il delicato rapporto tra conservazione e trasformazione, nella direzione di un processo di cambiamento che sia sì rispettoso del passato, ma che non comporti la paralisi e la mummificazione.
Su queste basi - ha concluso il Sindaco De Luca - si potrà avviare quel processo di trasformazione che potrà dare un futuro al nostro paese ed in particolare alle nuove generazioni".
E nel corso dell'incontro del 24 ottobre "Le città come motori di sviluppo del paese", Vincenzo De Luca è tornato sul concetto di trasformazione urbana quale "unica carta vera e immediatamente attivabile per consentire un rilancio economico del Paese. Con una normativa semplificata nel campo dei progetti di finanza si possono intercettare capitali importanti. Bisogna, però, avere il coraggio di essere un paese che dà fiducia agli investitori, eliminando quel sistema di controlli preventivi che paralizza tutto e al contempo inasprendo le pene per chi imbroglia. Con il quadro normativo esistente non ce la possiamo fare: l'Italia sta morendo nel groviglio burocratico e normativo.
E' dunque necessaria una battaglia culturale che parta da una prima e fondamentale domanda. Chi ha la legittimazione democratica per decidere sulla trasformazione urbana? Io sono per avere il massimo della partecipazione e del coinvolgimento - ha spiegato il Vice Ministro - Ma dopo aver discusso e ridiscusso, dopo aver raccolto tutti i pareri necessari per approvare un progetto, si deve andare avanti. Chi decide, dunque, sono le istituzioni: se non si acquisisce questo l'Italia è perduta".
Nella gallery in basso (a cura di Massimo Pica) le foto della conferenza stampa inaugurale e del convegno "Le città come motore di sviluppo"
III Rassegna Urbanistica Regionale